A Co-Ro "Va in scena il dolore" per dare voce alle donne di Gaza
L'incontro si terrà venerdì 19 settembre alle ore 18 nel chiostro di San Bernardino nel centro storico rossanese

CORIGLIANO-ROSSANO - Venerdì 19 settembre alle ore 18, nello scenario mistico del chiostro del Palazzo San Bernardino - centro storico di Rossano - si terrà un incontro per dare voce alle donne di Gaza con " Va in scena il dolore": Rappresentazione Drammaturgica a cura degli Amici dell'arte, tratta dal libro "Palestina diario di Guerra" di Umberto Romano.
Le donne di Gaza, sono rose del deserto, concrezioni di pathos, resilienza, dolore, speranza. Tra le rovine kkidi un apocalittico scenario avanzano in cerca di cibo per sfamare i propri figli, le mani consunte dal rovistare tra le macerie, per recuperare brandelli di ricordi, non disdegnano carezze per lenire lo sgomento di occhi innocenti. Il loro ventre gravido è bersaglio di disumana follia, culla di morte per attesa e desiderata vita. Le donne di Gaza convertono in sudari il lino delle nozze, nell' incerto albeggiare di mai sopite speranze, stringono al petto i corpi martoriati dei propri figli, contano le ossa di corpicini consunti dall'inedia, attendendo l'inevitabile senza più lacrime ormai, poiché il dolore feroce annichilisce, sospende anche il tempo del lutto, restituisce il silenzio dell'anima. Le donne di Gaza attestano al mondo intero la loro afflizione, ma anche la loro forza, la loro capacità di risorgere dalle ceneri e di fronte a tali silenziosi monumenti di dignità la nostra voce diventa la loro, ogni parola taciuta, diventa una nostra parola urlata, un'affermazione di dissenso forte, corale, un atto di denuncia, che non teme smentite, affinchè venga restituità loro verità e dignità. Le donne di Gaza hanno la malinconica bellezza dei tramonti infuocati, nei loro occhi d'ambra, nonostante tutto, la morte non riesce ad avere la meglio sulla vita, per tutte loro i versi del giovane poeta palestinese Haidar Al-Ghazali: "Ti hanno uccisa come si uccidono le farfalle e l'alba ha pregato per te, perché da una fossetta sulla tua guancia sorge il giorno. Ti hanno uccisa, affinchè l'aurora non torni mai più, affinchè restiamo al buio senza vedere. Hanno detto che minacciavi il paese con una cintura esplosiva in vita, ma solo io sapevo quanto amavi le cinture di rosa".
Tutto questo verrà rievocato in una serata. I promotori dell'iniziativa invitano la cittadinanza a partecipare.