Il Gruppo “Città di Castrovillari” rappresenterà l'Italia all’Estate Internazionale del Folklore
Un ritorno simbolico e sentito, che suggella un viaggio attraverso le tradizioni del mondo, in un evento che celebra l’integrazione, la pace e la condivisione culturale

CASTROVILLARI – Sarà l’Italia, rappresentata dal gruppo folklorico “Città di Castrovillari”, che oggi conosceremo più da vicino e che si esibirà alla 39ª edizione dell’Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, in programma dal 19 al 23 agosto nella città del Pollino. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Culturale E.I.F. e inserita nel più ampio cartellone “Castrovillari Città Festival”, si conferma uno degli eventi di punta della Calabria per la promozione delle culture etniche e del dialogo tra i popoli.
A rappresentare il Paese ospitante, sarà proprio il Gruppo Folklorico “Città di Castrovillari”, diretto dal Patron del Festival, Antonio Notaro. Un ritorno simbolico e sentito, che suggella un viaggio attraverso le tradizioni del mondo, in un evento che celebra l’integrazione, la pace e la condivisione culturale.
Una lunga storia di tradizione e passione
Il folklore a Castrovillari ha radici profonde: nasce nel 1929 per intuizione del compianto Dott. Aldo Schettini, che percepì l’urgenza di preservare e tramandare il patrimonio culturale calabrese attraverso canti, danze e teatro popolare. È nel 1984 che nasce ufficialmente l’Associazione Culturale Gruppo Folklorico “Città di Castrovillari”, portando avanti con dedizione l’eredità di Schettini.
Nel corso degli anni, il gruppo ha calcato i palcoscenici dei più importanti festival internazionali del folklore, diventando ambasciatore della cultura castrovillarese nel mondo. Tra le tappe più significative: Spagna (Portugalete), Francia (Gannat e Biarritz), Polonia (Zakopane), Slovacchia (Vigodna), Germania (Bull-Baden, Kiel), Svizzera (Berna), Grecia (Corfù), Argentina (Santa Fe), Giappone (Nagoya), Stati Uniti (New Jersey), Cina (Qingxu) e l’Expo 2015 di Milano. Un percorso straordinario, culminato proprio a Gannat – in Francia – dove nel 1986 nacque l’idea di portare un festival simile a Castrovillari.
Un palco per il mondo
A presentare le serate sarà l’antropologa, giornalista e scrittrice Geneviéve Makaping, figura di spicco nel panorama culturale italiano, già residente in Calabria e grande conoscitrice delle dinamiche interculturali. Le sue parole accompagneranno le esibizioni dei gruppi provenienti da Albania, Armenia, Botswana, Cile, Martinica, Messico, Venezuela e naturalmente dall’Italia.
Le coreografie iniziali e finali dell’evento sono affidate a Tilde Nocera, coreografa ufficiale della kermesse da ben 29 anni. Con il progetto CEA e il suo team di danzatrici, ogni anno Nocera riesce a trasformare il palco in un crocevia di culture, colori e suoni, dando vita a spettacoli in cui si fondono tradizioni e identità da tutto il mondo.
Una festa di popoli, una festa di pace
Il Festival Internazionale del Folklore di Castrovillari è molto più di una manifestazione artistica: è un messaggio di pace e fratellanza. In un’epoca segnata da divisioni e conflitti, il palco di Piazza Biagio D’Arienzo diventa un luogo dove lingue, religioni e usanze si intrecciano in un unico, grande abbraccio.
Appuntamento quindi dal 19 al 23 agosto per celebrare insieme la ricchezza del patrimonio culturale mondiale, con il gran finale affidato, come da tradizione, all’Italia e al suo gruppo di casa: il “Città di Castrovillari”.
(Foto di Pino Iazzolino)