Il Museo della Ginestra, della Lana e della Seta di Longobucco entra a far parte di Sudheritage
Un'eccellenza calabrese che racconta la storia della tessitura tradizionale si unisce all'Associazione dei Musei d'Impresa, valorizzando cultura, lavoro e identità territoriale

LONGOBUCCO - Il Museo della Ginestra, della Lana e della Seta Eugenio Celestino di Longobucco ha annunciato la sua adesione a Sudheritage, l'Associazione dei Musei d'Impresa di Calabria.
L'ingresso nel progetto, avvenuto lo scorso marzo, vede il museo affiancarsi a realtà di spicco del panorama imprenditoriale calabrese, tra cui Vites Museo d’impresa Librandi, Carta Museo d’impresa Rubbettino, Museo della Liquirizia Amarelli, Lanificio Leo, Callipo, Gias Experience, Museo del Bergamotto e terme Caronte, sotto la presidenza di Florindo Rubbettino.
Per il Museo Celestino, far parte di questa rete associativa rappresenta una grande soddisfazione e un motivo d'orgoglio. L'associazione, infatti, incarna la storia e l'identità della Calabria attraverso la cultura del lavoro e il forte legame con il territorio. Questo riconoscimento premia l'impegno di un'impresa che da tre generazioni porta avanti la tradizione tessile locale.
L'azienda Celestino nasce a Longobucco agli inizi del 1900, grazie al Maestro d'Arte Tessile Eugenio Celestino. A lui si deve la passione e la cura per la conservazione e la promozione della tessitura artistica tradizionale. Le sue partecipazioni a mostre, fiere ed eventi di prestigio sono state numerose e di grande importanza. Nel corso degli anni, l'azienda ha ricevuto apprezzamenti e onorificenze, oggi conservati nell'archivio storico di famiglia a Longobucco. La sua maestria è arrivata a servire la casa reale e alcune tra le più importanti case d'alta moda italiane, come quella delle sorelle Fontana.
Nel 1959, il figlio Mario Celestino raccoglie l'eredità paterna, guidato dall'entusiasmo e dalla competenza acquisita al fianco del genitore. Negli anni successivi, la moglie Luigina Sapia affianca Mario nella gestione dell'attività, apportando energia e passione.
Grazie all'impegno di Eugenio e Mario Celestino, la tessitura è diventata un elemento distintivo di Longobucco, tanto che il laboratorio e l'esposizione attirano ancora oggi numerosi turisti. Il museo offre un viaggio affascinante nella storia della tessitura locale, attraverso immagini del passato e pezzi storici di grande valore. I visitatori possono assistere alle diverse fasi della lavorazione artigianale e ammirare l'intera produzione tradizionale.
Oggi, i figli di Mario Celestino e Gina Sapia, Eugenio e Barbara, gestiscono l'attività nella storica sede di Via Monaci, 14, a Longobucco, dove si trova il “Museo della Ginestra, della Lana e della Seta”. Il museo, ospitato in un antico palazzo, si articola in tre sale dedicate ai filati che hanno segnato la storia della tessitura longobucchese (ginestra, lana e seta), un'area bottega-scuola con telai tradizionali e un antico orditoio manuale, e una sala mostra per l'esposizione dei manufatti.
Nel 2017, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali ha riconosciuto l'archivio storico della famiglia Celestino come “Archivio di interesse culturale”, in virtù del valore delle circa 1000 testimonianze conservate nel palazzo di Longobucco.
Oltre alla sede storica di Longobucco, l'attività dei Celestino è presente anche a Camigliatello Silano, rinomata località turistica della Sila Grande, con un punto vendita.