1 ora fa:La Società Asd Rossanese condanna le violenze: «Ci dissociamo da chi ha infangato il nostro nome»
51 minuti fa:Intelligenza Artificiale, Mazza: «La sfida non è quella di sostituire le persone, ma di liberarle»
4 ore fa:Viabilità rurale: a Morano 150mila euro per la messa in sicurezza della strada Martinazza
2 ore fa:Aggredito studente alla scuola media di Corigliano. Sporta denuncia
4 ore fa:A Cassano Jonio si riaccende la storica fiaccola del Monumento dei caduti di tutte le guerre
1 ora fa:Fratelli d'Italia Co-Ro esprime vive congratulazioni alla nuova Giunta Regionale
5 ore fa:Il calcio che non vogliamo
3 ore fa:Legalità, la vela Mavisu farà tappa anche ad Amendolara
21 minuti fa:Psicologi nelle scuole, contrattualizzati 15 professionisti: uno per ogni area identificata dall'Asp
2 ore fa:Pallacanestro, la Calabria conquista il terzo posto nel Torneo Academy Cup

Civita e il suo Ponte del Diavolo protagonisti del film "Il Monaco che vinse l'Apocalisse"

1 minuti di lettura

CIVITA - Il Monaco che vinse l’Apocalisse, diretto da Jordan River, racconta la vita di Gioacchino da Fiore, un monaco e teologo del XII secolo. Girato tra il Lazio e la Calabria, il film segue il percorso spirituale di Gioacchino, che dopo un viaggio in Terrasanta si distacca dal mondo per dedicarsi allo studio delle Scritture. Dopo il suo ritorno in Italia, si ritira in un monastero sulle falde dell’Etna, poi a Guarassano, vicino a Cosenza, dove si riunisce con il padre, che lo dava per disperso. Confessa al genitore di aver scelto di servire il "Re dei Re" invece che lavorare per il re normanno.

Gioacchino trascorre circa un anno nell'abbazia di Santa Maria della Sambucina, ma si allontana per predicare. Dopo vari episodi, viene ordinato sacerdote dal vescovo di Catanzaro e si rifugia nel monastero di Santa Maria di Corazzo, dove si unisce alla regola cistercense e inizia a scrivere alcune delle sue opere principali. Nel 1177, dopo la rinuncia dell’abate Giovanni Bonasso, Gioacchino diventa abate di Santa Maria di Corazzo, dove avvia la stesura di "La Genealogia" e altri scritti importanti. Durante un viaggio all'abbazia di Casamari tra il 1182 e il 1184, incontra Papa Lucio III, che lo incoraggia a proseguire la sua attività di scrittura e ad interpretare profezie.

Il Ponte del Diavolo, sospeso sopra le gole del Raganello, diventa un simbolo chiave nel film di River, candidato ai David di Donatello. Viene rappresentato come il passaggio tra i "Tre Regni Danteschi" – Inferno, Purgatorio e Paradiso – un percorso metaforico per l’illuminazione spirituale. Una delle scene più spettacolari mostra Gioacchino interpretato dall’attore Francesco Turbanti, attraversare il ponte mentre un fiume di fuoco inonda le gole circostanti, creando una delle scenografie più potenti della pellicola.

Durante la presentazione del film a Castrovillari, presenti il Consigliere Comunale Gaetano Arcidiacono,il sindaco Alessandro Tocci ha sottolineato come questo lavoro stia portando in risalto il territorio locale, facendo conoscere il Ponte del Diavolo e il patrimonio culturale di Civita a livello internazionale. «Questo film è una vetrina per la nostra terra - ha affermato il sindaco - e grazie a Jordan River, stiamo promuovendo il nostro paesaggio e la nostra cultura su vari fronti».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.