A Co-Ro l'evento "Alla ricerca di Sybaris e Thurii"
Appuntamento a sabato 28 dicembre alle ore 17:30 presso Palazzo San Bernardino, nel cuore del centro storico bizantino della Città di Corigliano-Rossano
CORIGLIANO-ROSSANO - «Il 28 dicembre sfoglieremo pagine sconosciute ed inedite della nostra straordinaria e gloriosa Storia. Saremo lampo, scintilla e tempesta ed alzeremo il velo su questo millenario enigma», così, Nilo Domanico, autore di "Alla ricerca di Sybaris e Thurii" presenta l'omonimo evento culturale che si terrà sabato 28 dicembre alle ore 17:30 presso Palazzo San Bernardino, nel cuore del centro storico bizantino della Città di Corigliano-Rossano.
Dopo i saluti del sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi; del vicesindaco e assessore alla cultura, Giovanni Pistoia; del dirigente del dipartimento e programmazione, Giovanni Soda e della direttrice del Serratore Anna Maria Brunetti si potrà fare un vero e proprio tuffo nella Storia della «Magno Greca Atlantide Perduta, la città magnifica e opulenta. Sibari la città sommersa delle nostre fantasie e dei nostri incanti. Delle nostre favole, delle nostre menzogne, dei nostri alibi e delle nostre passioni. Delle nostre retoriche e dei nostri oblii, del nostro orgoglio e delle nostre fatiche, delle nostre incapacità e della nostra tenacia. Sibari tanto evocata da non essere sicuri che sia mai esistita. Sibari, che si è nascosta per alimentare sogni e desideri di ogni genere, la città del Sole, che sceglie di non essere vista per essere cercata» così scriveva Vito Teti.
L'evento sarà moderato dal direttore dell'Eco dello Jonio, Marco Lefosse. Introdurrà il Direttore del Centro Studi "V. Bachelet", Salvatore Martino. Seguiranno gli interventi di Vincenzo Piro, Chargè d'enseignement di filosofia generale presso l'niversità di Parigi Sorbona e dello stesso autore, Nilo Domanico.
Le conclusioni saranno affidate allo storico Francesco Filareto. Gli intermezzi musicali saranno a cura del Centro studi musicali Giuseppe Verdi e le letture saranno a cura dell'attore Luca Attadia.
«La rinascita e lo splendore di un territorio - spiega Vincenzo Piro - cominciano non quando si pongono delle condizioni materiali, ma quando queste condizioni sono accompagnate o precedute da qualcosa che si accende, che brilla, da un lampo accecante nella tempesta, da una scintilla che da fuoco ai nostri cuori».
La stessa scintilla dell’operaio che lavorò agli scavi di Sibari negli anni trenta, raccontandoci che: «Ci dovevate vedere tanti e tanti anni fa. Io ci stavo: un giovanotto, col piccone e con la vanga e i piedi nell’acqua. Ci pagavano, e pure decentemente, ma non era solo lo stipendio. Era che pensavamo di partecipare a un’impresa, sentivamo che scavando stavamo in realtà costruendo il nostro futuro».
«Inizieremo a liberarci di una narrazione divenuta ormai stantia, immobile, imprigionata in visioni elitarie che non hanno prodotto nel tempo la necessaria scossa, non hanno dato vita ad un racconto che facesse scuotere l’anima, aprire la mente e che non hanno scatenato nuove suggestioni atte a far vibrare il cuore ed aprire gli occhi a nuovi orizzonti» conclude Domanico.
Un evento da non perdere per arricchire le nostre anime e renderci più consapevoli, orgogliosi e innamorati della nostra terra.