Il popolo coriglianese omaggia San Francesco di Paola con un affresco che richiama il “Miracolo dell’Acqua"
L’opera, frutto di una storia affascinante e di grande valore metaforico, è stata iniziata il 12 agosto e realizzata e ultimata il 22 agosto dal giovane artista Antonio Paldino, che da sempre nutre una profonda passione per l’arte
CORIGLIANO-ROSSANO - All’interno del santuario di San Francesco di Paola, nel centro storico coriglianese, nelle ultime settimane è stato riprodotto un significativo affresco. Un nuovo dipinto, infatti, è stato raffigurato nella volta che unisce il chiostro alla sacrestia e soprattutto che richiama il “Miracolo del Santo Patrono” all’epoca della Sua permanenza a Corigliano. La scelta della raffigurazione nasce per tributare l’ennesimo omaggio al Santo paolano, vera icona del popolo coriglianese.
L’immagine che rappresenta il murales è frutto di una storia affascinante e di grande valore metaforico. Necessario fare un passo indietro perché di “S. Francesco e il Miracolo dell’Acqua a Corigliano Calabro” ne parla in un dettagliato libro l’attuale Padre Superiore della comunità Minima a Corigliano Giovanni Cozzolino dove, attraverso le fonti storiche ritrovate, viene narrata la storia di questo prodigio.
Al “Bosco dell’Acqua”, nella zona pre-montana coriglianese, la tradizione narra che S. Francesco, con la punta del suo bastone fece sgorgare l’acqua per poi tracciare il solco e condurla al santuario. Come si evince nell’opera di Padre G. Cozzolino, essendo l’acqua insufficiente per l’abitato, S. Francesco andò e trovò una sorgente “invitando” l’acqua a seguirlo sino al convento. Nelle prossimità vi nacque un rudimentale acquedotto e in seguito furono avviate altre condotte che portarono l’acqua in altre zone popolate del paese. Per superare l’avvallamento di via Nova, oggi via Roma, si passò alla costruzione del “Ponte Canale”, un viadotto che ricorda gli antichi acquedotti romani. Nella costruzione, San Francesco fu aiutato da circa trecento coriglianesi di qualsiasi ceto per la realizzazione dell’opera. Ed è proprio la zona del “Bosco dell’Acqua” uno dei pallini e progetti di Padre G. Cozzolino che vuole riportare agli antichi splendori, attraverso un lavoro di bonifica e riqualificazione. Acqua che secondo le analisi risultava potabile e molto simile a quella del Palistro, del monte Paleparto nella Sila Greca. Oltre al libro e in attesa del restyling del “Bosco dell’Acqua, dallo scorso 22 agosto il “Miracolo dell’Acqua a Corigliano” di S. Francesco è anche uno straordinario dipinto. L’idea, neanche a dirlo, nasce dalla mente vulcanica di Padre G. Cozzolino sempre orientato a come arricchire ulteriormente la chiesa per farla divenire ancor più un luogo di maggior interesse per la collettività. Intenzione del Padre Minimo anche di realizzare un punto di ritrovo e di aggregazione intergenerazionale, dai più piccoli agli adulti.
Omaggio al Santo Patrono attraverso un murales capace di risaltare figura e significato spirituale. L’opera è stata iniziata il 12 agosto e realizzata e ultimata il 22 agosto dal giovane artista Antonio Paldino, ventiduenne coriglianese che da sempre nutre una profonda passione per l’arte. L’interesse e il talento artistico, tre anni fa, hanno spinto Paldino a iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ha conseguito, proprio nel luglio di quest’anno, la laurea in Pittura.
L’intervista all’artista - «In primo piano- ha spiegato l’artista A. Paldino- affiora il Santo Patrono nell’atto di benedire, con una mano che si protende verso chi gli si avvicina e l’altra che sorregge una canna immersa nell’acqua. L’acqua, elemento centrale della composizione, è quella che il Santo ha fatto sgorgare dalle montagne, portandola fino al nostro paese, proprio come viene immortalato nel dipinto. Il murales è stato fatto in poco meno di due settimane, interamente realizzato a mano con pitture specifiche per superfici murali. Il processo ha avuto inizio con una bozza iniziale su carta, successivamente riportata sulla parete. Una volta tracciati i contorni del disegno, il dipinto ha cominciato gradualmente a prendere vita, definendo dapprima le forme principali per poi completarsi con l’applicazione dei colori».
Antonio Paldino è, oltretutto, da sempre affascinato dalla street art: «Un linguaggio- ha spiegato il giovane artista- che mi consente di comunicare in modo autentico e spontaneo, dandomi la possibilità di dialogare direttamente con lo spazio urbano». Frattanto, il murales su S. Francesco e il “Miracolo dell’Acqua” nel santuario dei Minimi di Corigliano, potrebbe essere una vera benedizione per la carriera di Antonio che, dopo questa opera, sarà atteso da nuove realizzazioni.
Un altro dipinto su quadro, invece, creato dall’artista coriglianese Elvira Franca Iannini, assistita dalla stilista Grazia Garasto e dalla presidentessa di “Ri-Bellezza” Marika Reale, è stato collocato, in occasione della Festa Patronale del 25 aprile, su una parete adiacente all’imbocco del viale che porta al Romitorio di “San Francischiello” e proprio di fronte al Santuario. Intanto, il dipinto del “Miracolo dell’Acqua di S. Francesco a Corigliano” ha già suscitato curiosità e primi visitatori mentre chiunque volesse potrà recarsi nel santuario per visitarlo da più vicino e ammirare anche i vari dettagli dell’opera.
Fonte: meravigliedicalabria.it