A San Basile ritorna l'appuntamento con "La via dei supporti e degli antichi mestieri e sapori"
L'ulivo secolare, annoverato tra gli alberi monumentali d'Italia, indicherà il percorso ai visitatori che saranno immersi in un viaggio nel passato tra atmosfere senza tempo, attraverso un percorso dai sapori identitari arbëreshë
SAN BASILE - Il 12 agosto ritorna "La via dei mestieri e degli antichi mestieri e sapori", uno degli appuntamenti più attesi della programmazione estiva di San Basile, piccolo borgo situato all'interno del Parco Nazionale del Pollino in provincia di Cosenza. La manifestazione culturale è promossa dall'amministrazione comunale e trova il sostegno e la collaborazione del Malemale group, dell'Ecomuseo, del centro Anziani, della Proloco, del progetto SAI e di tutti i cittadini giovani e meno giovani volenterosi di condividere le tradizioni e la cultura di San Basile.
L'ulivo secolare, annoverato tra gli alberi monumentali d'Italia, indicherà il percorso ai visitatori che saranno immersi in un viaggio nel passato tra atmosfere senza tempo. Per una notte il centro storico si animerà e darà la possibilità ai visitatori di gustare del buon cibo attraverso un percorso dai sapori identitari arbëreshë ed altre eccellenze del Pollino quali la cipolla bianca di Castrovillari, il fagiolo bianco dell'azienda "Il Pollino a Tavola" di Rotonda e il tartufo "Pepita nera" il tutto da degustare con la birra artigianale De Alchemia di Saracena e il vino delle cantine "Farneto Del Principe" di Altomonte.
Sarà, inoltre, possibile visitare le antiche abitazioni messe a disposizione dai cittadini ed ammirare, attraverso il tour tra i "supporti", scorci in grado di regalare suggestioni e attrazioni ai tanti visitatori che ormai lo scelgono come momento di aggregazione e socialità per conoscere da vicino uno dei borghi più belli dell'entroterra del Pollino.
Questa e tanto altro è la "Via dei supporti e degli antichi mestieri e sapori" alla quale l'amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Filippo Tocci, sta già lavorando per dar vita ad una «undicesima edizione che promette meraviglie». Lo afferma il vicesindaco dell'esecutivo arbëreshë, Francesca Bellizzi, invitando a partecipare all'appuntamento tanto atteso che coniuga tradizione e memoria, radici ed enogastronomia.
«Promuovere la diffusione della nostra cultura e delle nostre tradizioni incentivando la partecipazione attiva dei cittadini è uno degli obiettivi fissati da questa amministrazione – afferma il vicesindaco con delega allo spettacolo, grandi eventi e politiche giovanili Francesca Bellizzi – e questa manifestazione, alla quale stiamo già lavorando con grande passione e dedizione, svolge una importante azione di valorizzazione del nostro piccolo borgo alla quale contribuiscono tutti i singoli cittadini in uno spirito di collaborazione che garantirà un evento impeccabile, in grado di accogliere al meglio tutti i visitatori offrendo loro un'esperienza indimenticabile».
L'esecutivo del Sindaco Tocci sta lavorando ad una programmazione estiva fitta di appuntamenti culturali tra i quali rientra a pieno titolo "La via dei supporti e degli antichi mestieri e sapori" che proporrà per questa edizione tante novità: una mostra fotografica collettiva "Katundi Jonë" che racconterà San Basile nel passato e nel presente attraverso i volti degli abitanti, dei paesaggi e degli angoli più caratteristici, la rievocazione delle vallje e per i più piccoli uno spettacolo di teatro delle ombre "Storia di Lupo... e di come imparò a chiedere aiuto" a cura di "Emergenti Visioni centro studi di sociologia teatrale" e attività di archeologia sperimentale divulgativa a cura dell'associazione culturale "Amigdala" di Frascineto.
L'appuntamento culturale si concluderà con l'esibizione degli "Alla bua", gruppo affermato a livello nazionale, che porta in scena la cultura musicale salentina. I componenti, provenienti da diversi paesi del Salento, sono uniti dalla coscienza di sentire propria l'eredità della musica popolare con la grande passione di suonarla e tramandarla. Un gruppo che propone la musica quale cura dai mali del passato, quelli provocati dal morso velenoso della leggendaria taranta, i mali di una società stremata dalle difficoltà e dalla povertà che diviene oggi, similmente, una cura contro la frenesia e la piattezza della società moderna.