Il cacciatore di Nazisti conferma la qualità della proposta teatrale della stagione al Metropol
L'opera drammatica portata in scena dal celebre attore Remo Girone, sotto la regia di Giorgio Gallione, è una intensa elencazione di eventi volta a non far sopire la memoria sulla più drammatica delle epopee del secolo scorso

CORIGLIANO-ROSSANO - L’industria dello spettacolo ci ha abituati al sensazionalismo degli effetti scenici e degli “special guest”: personaggi alla ribalta dei social e del favore popolare. Tuttavia, per tradizione, il clamore non è spesso accompagnato da contenuti che sollecitano la riflessione e favoriscono lo sviluppo della coscienza collettiva su temi rilevanti per la comunità.
Eppure, nella città di Corgliano-Rossano, il cartellone della stagione teatrale al “Metropol”, ha saputo bilanciare spettacoli educativi e di spessore nei contenuti trattati e intrattenimento, capaci di avvicinare diverse generazioni al genere teatrale.
Esemplificativo è stato il recital andato in scena il 13 marzo 2024, con il pluripremiato e celebrato interprete delle celeberrime produzioni cinematografiche de “La Piovra”, Remo Girone, protagonista di un monologo di carattere storico “Il cacciatore di Nazisti”.
L’opera originale è la trasposizione drammatica, a direzione del regista Giorgio Gallione, della puntuale ricerca storiografica del famosissimo Simon Wiesenthal, architetto ed attivista per la difesa dei diritti umani il quale, sopravvissuto all’Olocausto, dedicò gran parte della sua vita a raccogliere informazioni sui nazisti in latitanza, per poterli rintracciare e sottoporre a processo.
L’intensa elencazione degli eventi ha avuto lo scopo di risvegliare la memoria dei fatti che si sono succeduti e le vicende che hanno attraversato gli anni, fino a giungere ai nostri giorni. Pertanto, è doveroso essere riconoscenti ad uno spettacolo che ha saputo riaccendere la memoria, vera protagonista della riflessione innestata dall’eccezionale monologo.
Il ricordo e l’anamnesi dei fatti dell’immane tragedia, consumata durante la Seconda Guerra Mondiale, deve ravvivare in noi il desiderio di opporsi e condannare tutti i genocidi che, tanto nel passato, quanto nel presente, macchiano la storia dell’uomo.
In collaborazione con "L’Altro Teatro - On Stage Metropol”, curata da Gianluigi Fabiano e Giuseppe Citrigno, sarà la volta della musica e della danza a conquistare la nostra attenzione, il 21 marzo prossimo. Sul palco del cinema/teatro “Metropol” salirà Massimo Ranieri con “Tutti i sogni ancora in volo”, celebrando la vita e la passione per la musica. Una avventura d’artista che si è intrecciata alle mille altre vicende personali dei suoi eterni fan ed ammiratori delle sue melodie senza tempo.
L’auspicio per la nostra comunità è di veder raccontate, su quel palco, ancora tante storie, vere e di fantasia, che sappiano alimentare lo spirito dell’arte: quel genio creativo che rende le nostre vite più dense, nel quotidiano ed alimenta i nostri sogni quando le luci si spengono ed il sipario si apre.
di Ida Parise