TIS, la guerra delle cifre a Corigliano-Rossano: «chi paga la stabilizzazione?»
Scontro tra maggioranza e opposizione sul futuro dei tirocinanti: il Comune chiede aiuto a Regione e Governo. Zangaro e Sapia rispondono a Straface: «Non possiamo farci carico da soli di 50 stabilizzazioni»

CORIGLIANO-ROSSANO – La vertenza dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS) a Corigliano-Rossano si accende in un aspro "botta e risposta" tra la Consigliera comunale e regionale di maggioranza Pasqualina Straface e i Consiglieri comunali di Corigliano-Rossano Cesare Sapia e Liliana Zangaro. Al centro della contesa, la stabilizzazione dei circa 50 TIS e l'onere finanziario che questa comporterebbe per le casse comunali.
La miccia è stata accesa dalla Consigliera Pasqualina Straface, che ha denunciato uno «stato di totale e inaccettabile stallo» nella vertenza TIS, attribuendo la responsabilità a una «totale assenza di programmazione e pianificazione strategica di stabilizzazione» da parte dell'Amministrazione comunale. Secondo Straface, l'Esecutivo ignorerebbe «un'opportunità unica per la comunità», quella di stabilizzare i tirocinanti in settori cruciali e carenti del Comune, garantendo stabilità a molte famiglie e un miglioramento dei servizi pubblici.
La Replica di Sapia e Zangaro: «O siamo dissestati o virtuosi per assumere 50 persone. Delle due una»
La risposta di Cesare Sapia e Liliana Zangaro non si è fatta attendere, ribaltando le accuse e puntando il dito verso Regione e Governo. I due Consiglieri comunali hanno evidenziato che non si può chiedere a un ente come Corigliano-Rossano, definito fino a ieri «dissestato», di farsi carico da solo della stabilizzazione di 50 TIS. «Una richiesta - affermano - che allo stato attuale è del tutto insostenibile senza un impegno strutturale e concreto da parte della Regione Calabria e del Governo nazionale»
La critica si è focalizzata sulla Consigliera Straface stessa, accusata di «evitare di porre il problema dove davvero va affrontato» ovvero ai livelli regionali e nazionali in cui lei stessa detiene ruoli di maggioranza. Sapia e Zangaro hanno chiesto a Straface di farsi «realmente promotrice» della storicizzazione delle risorse destinate ai TIS e della previsione di deroghe specifiche per gli enti locali sui vincoli di spesa e di capacità assunzionale, essenziali per evitare un nuovo blocco del turn over.
I Consiglieri hanno ricordato le condizioni di «grande sofferenza» in cui operano i Comuni, aggravate dalle nuove misure di contenimento della spesa pubblica, e hanno respinto la narrazione di una città «ferma» e «immobile» sottolineando di essersi «fatti carico di debiti generati in 15 anni di malgoverno delle due ex Città, e lo si sta facendo con responsabilità e rigore».
Il cuore del dibattito risiede nell'interpretazione delle cifre e delle responsabilità. Se da un lato la Consigliera Straface presenta un quadro in cui i fondi regionali e nazionali coprirebbero quasi interamente i costi, lasciando al Comune un onere minimo, dall'altro Sapia e Zangaro denunciano l'insostenibilità di tale onere senza garanzie strutturali e specifiche deroghe. La differenza sta nel considerare i 2-3.000 euro residui per tirocinante come una cifra gestibile o come un peso eccessivo per un Comune già in difficoltà e con vincoli di bilancio stringenti.
La questione dei TIS, lavoratori che da anni svolgono servizi essenziali, si trova così in un limbo di accuse incrociate e richieste politiche. Sapia e Zangaro concludono la loro nota richiamando la responsabilità di «chi ha la possibilità di decidere – Regione e Governo – di dare risposte concrete: Storicizzazione delle somme per i TIS e Deroghe reali ai vincoli di spesa per gli enti locali». Ribadiscono che «Tutto il resto è solo propaganda» un chiaro riferimento agli «spot elettorali» e alle «ulteriori promesse» denunciati per l'altra parte.
I lavoratori TIS di Corigliano-Rossano, intanto, restano in attesa di risposte che possano finalmente porre fine a anni di precarietà, mentre il dibattito politico si concentra su chi debba assumersi l'onere della loro stabilizzazione.