Amendolara sale sul palco di Sanremo grazie ai testi di Jacopo Ettorre
«L’uomo che crea le hit». Così lo chiamano sulle pagine del quotidiano La Repubblica. Grazie a lui il paese della Secca sarà sul palco dell'Ariston con i brani di Amoroso, Mahmood, Fred De Palma e i Bnkr44
AMENDOLARA - Il paese delle mandorle e della Secca è presente al Festival di Sanremo grazie al giovane Jacopo Ettorre, «l’uomo che crea le hit»... così lo chiamano sulle pagine del quotidiano La Repubblica.
Originario di Amendolara, classe 1990, vive a Bologna ed è l'autore dei testi delle canzoni di Amoroso, Mahmood, Fred De Palma e i Bnkr44. Ben quattro suoi brani sono dunque in gara nel Festival della canzone italiana più famoso di sempre.
Come sia possibile scrivere per cantanti così musicalmente differenti, lo rivela al noto quotidiano nazionale: «La mia visione è che il mio stile di autore non si risolve nel solo scrivere linee melodiche e testi - racconta Ettorre - ma anche in tempi, momenti, stanze che esistono dentro le canzoni e che le definiscono in modi diversi. Per me è importante che le canzoni abbiano ognuna il loro mondo, qualcosa da dire e non assomigliare a qualcosa fatto prima».
Lui stesso si sorprende del suo approdo a Sanremo: «Sono partito dal rap - rivela - nel 2004 frequentando la piazza del mio quartiere era normale fare rap. Ma essendo nato in una famiglia di musicisti la predisposizione melodica ce l’ho sempre avuta. Quindi ho iniziato a scrivere canzoni, mi interessava più il cantautorato che arrivare a Sanremo. Anche perché nei primi anni Duemila quelli come me Sanremo non lo seguivano proprio, non c’era la musica che mi interessava, non mi sarei mai aspettato che diventasse rilevante per i giovani com’è adesso».
I successi, per il giovane calabrese, sono molteplici. Ha alle spalle «ben 15 dischi d'oro e 16 di platino e ha collaborato con numerosi artisti italiani, dai nomi della trap come Madame, Night Skinny, Ghali e Sick Luke a cantanti pop come Elodie e Annalisa, passando anche da Benji & Fede e Laura Pausini, tanti mondi, tanti suoni, tutti diversi».
Un creativo, libero, sempre attento a quello che accade nel mondo: «Se c’è qualcosa di nuovo mi piace parlarne, detesto la retromania, attaccarmi alla musica del passato, la musica che torna indietro non mi fa divertire» continua.
«Crei una canzone secondo le tue sensazioni del momento, la fai sentire a editori o discografici, e quella magari prende vita. In un momento storico come questo i generi non contano, vale tutto, reggae, ska, metal, basta che ci sia un viaggio, un’idea, una sorpresa».
Ed è stata una piacevole sorpresa per noi scoprire questo talentuoso ragazzo del Sud. Siamo sicuri che tutta Amendolara, che tanto lo ama, farà il tifo per i suoi brani in gara.