Quadrivio degli Stombi al buio da 15 giorni: sicurezza a rischio, il Comune deve intervenire
L’impianto di illuminazione non funzionava nella notte della tragedia in cui morirono Chiara Garofalo e Antonio Graziadio. Le luci non sono di competenza Anas ma del Comune di Cassano Jonio: necessario un ripristino immediato
CASSANO JONIO – Il quadrivio degli Stombi continua a rimanere senza illuminazione. Da più di quindici giorni, uno dei nodi viari più trafficati e delicati della Sibaritide è totalmente al buio nelle ore notturne. Un problema che non può essere considerato un semplice disservizio tecnico: la mancanza di luce in un punto così nevralgico rappresenta un rischio concreto per la sicurezza stradale, soprattutto dopo la tragedia nella quale hanno perso la vita i giovanissimi Chiara Garofalo e Antonio Graziadio, avvenuta proprio in una notte in cui l’impianto non era funzionante.
Lo dicono i cittadini, lo confermano gli automobilisti che ogni giorno attraversano il tratto, e lo suggerisce il buon senso: quel quadrivio non può restare così, e serve un intervento urgente per ripristinare le condizioni minime di sicurezza.
Ma proprio per evitare confusioni o speculazioni, è necessario chiarire un punto: l’impianto di illuminazione del quadrivio degli Stombi non è di competenza Anas. È un’infrastruttura di titolarità comunale, dunque spetta al Comune di Cassano Jonio intervenire per la manutenzione e per il ripristino del funzionamento.
È una precisazione tutt’altro che scontata. Perché, soprattutto quando si parla di Statale 106, infatti, esiste una sorta di automatismo culturale che porta ad attribuire ad Anas ogni responsabilità. Ma la realtà è diversa: dei circa 300 chilometri della SS106 che attraversano la Calabria, solo poco più di un terzo è gestito direttamente dall’ente che gestisce le strade nazionali. Nei tratti urbani o para-urbani, come quello del quadrivio di Sibari, la competenza ricade sugli enti locali.
Riconoscere questo dato è fondamentale per comprendere chi deve agire e in quali tempi.
Un altro elemento utile a contestualizzare è che nelle aree in gestione diretta, Anas utilizza sistemi di telegestione degli impianti luminosi. Sono sistemi che rilevano in automatico un guasto e attivano le procedure per il ripristino: protocolli che prevedono interventi entro 24 ore. Nella pratica, non sempre i tempi vengono rispettati alla lettera ma che - come più volte ribadito dallo stesso ente in altre e diverse circostanze - raramente si superano le 48 ore.
Un modello che non può essere applicato al quadrivio degli Stombi, proprio perché l’impianto non rientra nella rete Anas. E infatti, mentre su altre rotatorie extraurbane la luce viene ripristinata rapidamente, qui il buio prosegue da oltre due settimane.
Ora, l’origine del blackout sarebbe legata a un probabile scavo che avrebbe interrotto la linea di alimentazione dell’impianto. Una circostanza che potrebbe aver dato origine anche a un contenzioso tecnico tra soggetti coinvolti. Ma, a prescindere dalla genesi del problema, resta un dato incontestabile: il quadrivio è al buio da troppo tempo e questo stato di cose non può protrarsi oltre.
In assenza di illuminazione, anche se questa non è contemplata come dirimente, essenziale e indispensabile nel Codice della Strada ma è un “comfort” non di poco conto (spesso salvavita), un incrocio così trafficato diventa un punto critico nelle ore serali, con rischi evidenti per automobilisti e pedoni. Per questo l’attenzione ricade oggi sul Comune di Cassano Jonio, chiamato a intervenire per ripristinare quanto prima l’impianto.
Al di là di ogni polemica, la priorità è una sola: restituire sicurezza a un nodo stradale strategico. E farlo rapidamente, perché quando si tratta di viabilità e vite umane, ogni giorno di ritardo pesa.