Malagrinò (Mdt): «Contrada Foggia ostaggio di acqua e incuria»
Secondo il Movimento del Territorio, la situazione «rappresenta l’ennesima dimostrazione di una gestione superficiale del territorio. Serve programmazione, serve prevenzione, serve interesse per le aree periferiche»
CORIGLIANO-ROSSANO – Nei giorni scorsi avevamo raccolto la testimonianza dei cittadini residente in Contrada-Foggia, dove le strade sono impercorribili. «Quando un’intera contrada resta ostaggio dell’acqua e dell’incuria, non è la pioggia a creare emergenze ma l’assenza di governo del territorio. È ciò che sta vivendo contrada Foggia, dove da giorni decine di famiglie si ritrovano isolate, senza possibilità di raggiungere scuole, luoghi di lavoro o servizi essenziali».
Commenta Giuseppe Malagrinò, del Movimento del Territorio (MDT) con Pasqualina Straface. «L’unica via di accesso alla contrada – afferma – è completamente allagata e impraticabile. Una strada lunga appena due chilometri che, per mancanza di manutenzione dei canaloni e pericolosa prossimità al Crati, si è trasformata in un ostacolo invalicabile. È assurdo che nel 2025 quaranta famiglie debbano restare isolate in questo modo».
«Il disagio è profondo e totalizzante. I ragazzi non possono frequentare la scuola, i genitori non riescono a raggiungere il lavoro e anche i mezzi di soccorso incontrano difficoltà ad accedere all’area. Non parliamo di un imprevisto – aggiunge – ma di un disagio annunciato quasi strutturato. Le famiglie avevano segnalato più volte il problema. L’Amministrazione non ha dato alcuna risposta. Si è voltata come sempre dall’altra parte».
Secondo il Movimento del Territorio, la situazione «rappresenta l’ennesima dimostrazione di una gestione superficiale del territorio. È inaccettabile – sottolinea – che nessuno dell’Amministrazione comunale, dal Sindaco agli Assessori, si sia presentato a verificare le condizioni della contrada. L’isolamento di decine di cittadini non può essere considerato un evento ordinario. Serve programmazione, serve prevenzione, serve interesse per le aree periferiche. Qui, invece, assistiamo solo a silenzi e ritardi».
Il movimento che fa capo all’Assessore regionale Pasqualina Straface chiede, quindi, «misure urgenti e mirate che vanno dalla pulizia immediata dei canaloni alla messa in sicurezza dei due chilometri di strada, per finire alla manutenzione ordinaria e straordinaria programmata nel tempo. Non servono grandi opere – continua – ma semplicemente l’attenzione che ogni comunità merita. Perché le emergenze si evitano, non si raccontano».
«Continueremo ad ascoltare e a dare voce ai cittadini. Contrada Foggia è l’emblema di una città dove intere aree sono lasciate senza tutela. Il nostro lavoro – conclude Malagrinò - sarà quello di riportare dignità, sicurezza e attenzione a tutte le comunità che oggi vivono nell’ombra dell’indifferenza».