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A Campana potrebbe esserci uno dei templi pagani più antichi al Mondo

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CAMPANA - A Campana, nel cuore della Sila Greca, è stata fatta una scoperta che potrebbe avere risvolti rivoluzionari nella narrazione della terra calabra (Leggi qui). Il sito attenzionato è quello dell'Incavallicata che, secondo un gruppo di studio guidato dall’ingegnere Nilo Domanico, è un luogo mistico, che connette il cielo alla terra, l’uomo ai misteri dell’Universo. 

Domanico torna sulla sensazionale scoperta, facendo un parallelismo con la Cattedrale di Bari: «Molto spesso per spiegare alcuni fatti scientifici si usano paroloni a volte incomprensibili. Per questo forse è meglio spiegare ciò che abbiamo fatto presso l'Elefante di Pietra di Campana in parole povere, con esempi che si possono "toccare con mano" e visibili ai giorni nostri, come ad esempio gli allineamenti della Cattedrale di Bari. Sin dagli albori delle civiltà e fino al cristianesimo (e non solo), era diffusa la tradizione di orientare i templi, o più in generale i luoghi di culto, verso la direzione est secondo il criterio denominato “Versus Solem Orientem”. Analogamente ai pagani, anche per i cristiani la salvezza e la rinascita erano collegate alla generica direzione cardinale orientale: Gesù Cristo aveva come simbolo il Sole (Sol justitiae, Sol Invictus, Sol Salutis) e la direzione est era simbolizzata dalla croce. La simbologia solare così direttamente collegata al Cristo richiedeva un’attenta progettazione dei luoghi di culto e un’altrettanto attenta loro orientazione rispetto alle direzioni astronomiche fondamentali».

«Il rosone - spiega - così posizionato rappresenta la fase finale dell’allineamento solstiziale che, così come è orientata la Cattedrale di Bari. si verifica alle 17,07 del 21 giugno. Il culmine del fenomeno è il Cristo-Luce che oltre ad entrare al mattino dalla finestra absidale (ora chiusa) illumina l’altare anche prima di cedere il passo alla notte, chiudendo il ciclo e invitando il fedele alla preghiera e alla difesa dalle tentazioni infernali. Non dimentichiamo che la festa del solstizio coincide pressappoco con la celebrazione di San Giovanni, dove i due elementi della generazione, fuoco ed acqua si mescolano e il giorno comincia a decrescere fino a cambiare direzione, dopo il solstizio d’inverno, quando si celebra la nascita della Divinità».

Tornando al sito dell'Incavallicata, Domanico aggiunge: «A Campana abbiamo notato durante le prime escursioni che la direzione dell'Elefante poteva essere in allineamento con la linea solstiziale. A quel punto abbiamo fatto delle simulazioni nei mesi scorsi tramite dei software molto utilizzati in archeoastronomia ed osservato che la nostra ipotesi, almeno in teoria, era verificata. Non restava che verificarla sul campo, con le adeguate strumentazioni, sperando ardentemente che, nei giorni del solstizio d'inverno, il cielo fosse limpido e terso per poter contemplare il sole nascente sul Mare Jonio e per capire se il primo raggio di sole cadesse proprio in allineamento con l’Elephas Antiquus di Incavallicata. Ciò è avvenuto. Quindi molto probabilmente, anche sul sito dell'Incavallicata, migliaia di anni fa, fu realizzato un tempio, per fini religiosi, astronomici o anche per fini pratici utili alla vita quotidiana dei popoli, quale indicare l'inizio dell'inverno o la fine della primavera. Pertanto adesso inizia il lavoro più duro di studi e ricerche per arrivare alla definitiva risoluzione dell'enigma ed alla datazione della costruzione di questo tempio pagano, che potrebbe essere uno dei più antichi al mondo».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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