2 ore fa:Mormanno, la prima tessere della Biblioteca consegnata a Giusi Princi
11 minuti fa:Tavernise (M5s) preoccupato per lo stato della sanità calabrese: «Il racconto di Occhiuto non esiste nella realtà»
1 ora fa:Camminate nella biodiversità, ecco le attività previste ai Giganti della Sila
1 ora fa:La comunità di Crosia piange la giovane mamma Maria Rosa Boccuti
3 ore fa:Incidente frontale sulla Statale 106: un morto e due feriti gravi
51 minuti fa:Elezioni, il "Coordinamento giù le mani dal Porto" non sostiene candidati o forze politiche
3 ore fa:Calabria inclusa nel fondo di riqualificazione post-sismica: approvato emendamento al disegno di legge
2 ore fa:Al via nella Piana di Sibari l’attività di inanellamento scientifico e la campagna “Un nome per la Cicogna”
4 ore fa:Terme Sibarite e Terme Luigiane ospiteranno un Master dell'UniPi in medicina termale e idrologia medica
31 minuti fa:Fondo di Riqualificazione post-sismica, esulta Pappaterra: «Battaglia vinta»

Niente quattrini... ma ottimo teatro

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - Domenica 12 Novembre si è aperta ufficialmente la nuova stagione teatrale, al cinema – teatro Metropol di Corigliano-Rossano, con “A cosa servono questi quattrini?”  spassosa ma profonda commedia di Armando Curcio, che, nato nel 1900 a Napoli, prima di fondare le omonime Edizioni, attraverso il teatro cercò di diffondere la circolazione della cultura ben oltre la ristretta cerchia di fruitori dell’epoca e fu portata in scena per la prima volta dalla compagnia De Filippo.

La commedia, con la regia di Andrea Renzi, ambientata nella Napoli degli anni ’40, ha per protagonista il Marchese Parascandolo – magistralmente interpretato da Nello Mascia, che ultimamente abbiamo visto nella serie cult “Gomorra” nei panni di Don Aniello, camorrista della vecchia scuola – il quale, per dimostrare le sue teorie socratiche, contro corrente e rivoluzionarie, progetta un piano che tende a dimostrare l’inutilità del denaro e come sia l’idea stessa del denaro a far muovere l’economia, indipendentemente dal suo effettivo possesso.

Certo, il personaggio non può ambire a mirare al cuore della grande economia, ma i temi dell’inutilità del denaro e della dannosità del lavoro manuale, benchè calate in due realtà radicalmente diverse della Napoli di quel periodo (proletaria una e nobile l’altra), raggiungono l’obiettivo prefissato: creare un paradosso che stimoli la fantasia del pubblico, innestando nella fantasia del medesimo strade alternative.

Il significato “politico” di questa commedia si appalesa ancora più attuale da quando nell’economia mondiale è in atto un vero e proprio procedimento di smaterializzazione fisica del medesimo, tutta appannaggio delle transazioni puramente virtuali.

Son d’obbligo, dunque, i ringraziamenti, al cinema-teatro Metropol per aver offerto alla cittadinanza questo spettacolo che ha creato una profonda osmosi tra cultura, divertimento e messaggio sociale.

di Francesco Russo

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.