Alla Parata degli Albanesi di Tirana sfila l'abito più antico dell'Arberia
Lo ha proposto il comune di San Giorgio Albanese portando un vestito carico di pizzi, ori e merletti la cui datazione è sicuramente antecedente al 1887
SAN GIORGIO A. (CS), martedì 28 novembre 2023 – Ori, pizzi, merletti e colori sgargianti racchiusi in un abito che potrebbe essere addirittura il più antico dell’Arberia. È così che il patrimonio identitario e distintivo arbëresh è stato protagonista alla Parata degli Albanesi svoltasi ieri (martedì 28) a Tirana.
Ad esprimere soddisfazione per questa nuova e bella testimonianza di identità viva dei territori e delle comunità italo-albanesi è il vicesindaco Sergio Esposito che dalla scorsa domenica 27 e fino a oggi, mercoledì 29 novembre, partecipa da protagonista alla Festa dell’Indipendenza dell’Albania in programma nella Capitale del Paese delle Aquile, ospite del collega Erion Veliaj.
Nella giornata di ieri, per le vie della metropoli albanese hanno sfilato gli abiti ed i costumi della tradizione shqiptare e di tutti i popoli figli del grande esodo del XV secolo.
All’evento promosso dall’Unione dei Comuni Albanesi e dal Comune di Tirana, in collaborazione con l’Associazione “Rrënjët shqiptare”, la Presidenza del Consiglio dei Ministri d’Albania, il Ministero della Cultura e l’Archivio di Stato, ha partecipato ufficialmente anche la comunità di Mbuzati con un vestito che rappresenta il trionfo della bellezza e dei colori dell’Arberia.
Si tratta di un abito femminile colore magenta, la camicetta bianca e il corpetto merlettato, rifinito con pizzi, spigolature e orli dorati e completato dalla classica fodera celeste: tutto ornato dei più classici ori arbëresh.
«Di questo vestito – dice il Vicesindaco – sappiamo che venne ereditato dalla famiglia, che oggi lo ha messo nelle disponibilità della comunità sangiorgese, nel 1887. Pertanto, desumiamo che abbia una datazione ancora più antica. Ad ogni modo – annuncia e conclude Esposito – al nostro rientro da Tirana l’abito verrà esposto in modo permanente nella Pinacoteca Comunale».