Al Castello Ducale di Co-Ro torna il "Premio Aroldo Tieri"
L'attore, nato a Corigliano il 28 agosto 1917 dal commediografo Vincenzo, sarà ricordato nel corso della manifestazione che si terrà il 30 settembre nel Salone degli Specchi
CORIGLIANO-ROSSANO - «Non sono un attore, sono un signore che fa questo lavoro». Istituito nel 2014 per onorare la memoria dello straordinario interprete, torna per la sua sesta edizione, dopo lo stop dovuto alla pandemia, il "Premio Aroldo Tieri".
«Nei giorni scorsi - riporta la nota -, nella sala giunta di palazzo Bianchi si è tenuta la prima riunione tra amministrazione comunale - presenti l'assessore alla Cultura, Alessia Alboresi, l'assessore al Turismo, Costantino Argentino, il responsabile dell'ufficio Cultura, Serafino Caruso - e i rappresentanti del Comitato di Coordinamento del Premio presieduto da Ernesto Paura - presenti i membri Gaetano Gianzi, Pasquale Aversente, Liliana Misurelli e Salvatore Viteritti (assente giustificato Giuseppe Pellegrino). Si è, dunque, messa in moto la macchina organizzativa intorno all'evento che si terrà il 30 settembre nel Salone degli Specchi del Castello Ducale. L'attore, nato a Corigliano il 28 agosto 1917, dal commediografo Vincenzo, e deceduto a Roma il 28 dicembre 2006, sarà ricordato con una manifestazione nel corso della quale una targa commemorativa ed una pergamena saranno consegnate ad una attrice, scelta tra una rosa di nomi al vaglio del coordinamento del premio, il cui nome sarà svelato a breve».
«Con Corigliano – affermava Tieri – mantengo legami profondi, pieni di affetto e sentimento. Anche mio padre era legatissimo alla sua città, avendovi trascorsi gli anni più belli della sua vita. È stato lui a trasmettermi questo sentimento delle "radici" che, con il trascorrere del tempo, mi cresce dentro sempre più forte e più intenso». «Ricordo la vecchia Corigliano della mia infanzia, i parenti e gli amici che mi hanno seguito e mi seguono nel lavoro – proseguiva – quando venivo a recitare nel teatro di Corigliano, rimanevo davvero confuso dalle tante manifestazioni di affetto. Nella mia Corigliano ci torno sempre volentieri e con l'animo colmo di gratitudine verso tutti i miei concittadini».