A Sibari tutto pronto per l'atteso concerto di Vinicio Capossela
Il cantautore si esibirà nella cornice suggestiva del Parco Archeologico presentando il nuovo disco "Tredici canzoni urgenti", vincitore della Targa Tenco 2023 come miglior album in assoluto
CASSANO JONIO - Arriva a Sibari mercoledì 2 agosto Vinicio Capossela e presenta – con un'anteprima del tour – il disco: "Tredici canzoni urgenti", vincitore della Targa Tenco 2023 come miglior album in assoluto.
«Lo spettacolo che sarà messo in scena nel Parco Archeologico di Sibari - riporta la nota -, si inserisce nella programmazione di Armonie d'Arte Festival 2023. La kermesse che per quest'anno aggiunge al tema portante e permanente "Nuove rotte mediterranee" anche la dicitura "approdi". L'ultimo lavoro discografico del cantautore, polistrumentista e scrittore italiano affronta le problematiche di attualità che attanagliano la contemporaneità e un'umanità troppo stanca per vedere, sentire e capire. E quali sono gli approdi ora necessari, in questo momento condensato dall'urgenza di interpretare e dare voce ai problemi più stringenti del momento storico che stiamo vivendo? È da questa domanda che si parte per inserire lo show dell'artista – unico nel suo genere – nel calendario del Festival».
«Quelle scritte da Capossela - si legge anocra - sono tredici canzoni composte tra febbraio e giugno del 2022 e raccontano un mondo in cui ogni cosa, compresa l'emozione, è stata domiciliarizzata e su cui si va abbattendo la peggiore delle catastrofi: la guerra. Una sciagura che si porta dietro tutto il corollario di avvelenamento, di semplificazione, di inflazione e di vanificazione di ogni sforzo "culturale". Il cantautore sente l'urgenza di testimoniare, di affrontare, di ricordare e di urlare: la sua è un'urgenza etica, educativa, esistenziale. L'urgenza di un nuovo umanesimo egualitario».
«L'album musicalmente si presenta in perfetto stile Capossela: polimorfo e collettivo. Si va dalle ballate, al waltz, al jive fino al cha cha cha. Le canzoni "urgenti" sono costruite grazie a molti strumenti, musicisti e ospiti. Alcuni, però, sono solo presenze immaginarie: come Bertold Brecht o Ludovico Ariosto. Vinicio Capossela rimane fedele a sé stesso e, come un novello pifferaio magico, con i suoi brani tenta di trasportare – grazie a un'esibizione lucida e trasversale – il pubblico al di fuori dall'ovattato universo dell'immobilismo sociale».