A Castrovillari oggi si parla delle donne d'Albania in Calabria: migrazione, tradizioni e identità
Un momento di confronto in programma alle ore 18 nella Sala consiliare del Palazzo di Città inserito nella più ampia 37esima programmazione dell'Estate internazionale del Folklore
CASTROVILLARI - L’Estate Internazionale del Folklore, giunta alla sua 37^ edizione che si sta svolgendo in città dallo scorso 18 agosto e fino al prossimo mercoledì 23, torna a dare spazio al connubio cultura e tradizione valorizzando tutto ciò che uomini e donne hanno saputo tramandare nei secoli con amore e dedizione, consapevoli del ruolo che hanno le proprie radici e la propria identità, importanti per capire storia e consuetudini, come spirito e temperamento di ogni popolo.
“Donne d’Albania in Calabria: migrazione, tradizioni, identità”, è questo il titolo del convegno che si terrà oggi pomeriggio, lunedì 21 agosto alle ore 18.00, nella Sala Consiliare del Palazzo di Città a Castrovillari.
L’evento, fortemente voluto dalla presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità, Anna De Gaio, con il Patrocinio della Regione Calabria, sarà moderato dalla giornalista, Anna Rita Cardamone.
Porteranno il saluto, il sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito e il direttore artistico della storica kermesse castrovillarese dedicata al folklore, Antonio Notaro.
Relazioneranno il prof Spartaco Pupo, Docente di Storia e dottrine politiche Unical e il prof Vincenzo Bruno, autore di testi relativi alla realtà arbereshe. Le conclusioni, saranno affidate all’Assessore regionale alle Minoranze Linguistiche, Gianluca Gallo.
«Il rapporto tra il nostro paese e l'Albania ha radici in tempi antichi - copmmenta Anna De Gaio - a partire dall'arrivo di grossi nuclei provenienti dall'Albania e da comunità albanofone della Grecia, che si stabilirono in Italia tra il XV e il XVIII secolo, in seguito alla morte del loro eroe nazionale albanese Giorgio Kastrioti Skanderbeg e alla conquista progressiva dell'Albania e di tutto l'Impero Bizantino da parte dei turchi ottomani. Il 21 agosto ci troveremo per discutere e riflettere sulle donne arbëreshë e albanesi che, nel tempo, hanno portato i loro saperi esperienziali nelle nostre comunità, integrandosi e contribuendo con il loro lavoro al benessere delle stesse comunità».