Presentato a Co-Ro il nuovo libro di Carlino: 24 microstorie per capire passato, presente e futuro del nostro territorio
Il volume è dedicato alla nuova Città «istituzionalmente giovane, ma che affonda le radici in una cultura millenaria, nella speranza che possa essere faro di pace e guida nel vasto territorio di riferimento e nella Calabria tutta»
CORIGLIANO-ROSSANO - Nei giorni scorsi, alla presenza di una qualificato pubblico, tra cui i Soci dell’Università Popolare, nella Sala G. Sapia di palazzo San Bernardino, nel centro storico di Rossano, patrocinata dall’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano, si è tenuta la programmata presentazione del nuovo libro di Franco Emilio Carlino dal titolo Corigliano-Rossano e il suo Hinterland. Tra Storia Memoria e Mondo Arberëshë.
L’evento, inserito all’interno della rassegna comunale “Lib(e)riamoci in Città – Letture per Crescere insieme”, si è dipanato attraverso l’impeccabile coordinamento del Direttore dell’Eco dello Jonio, Marco Le Fosse. Sono intervenuti, come da programma, Alessia Alboresi, assessore alla cultura, la Casa Editrice Pellegrini, che ha fatto pervenire una lettera di saluto all’Autore, lo studioso, prefatore del volume, Pierpaolo Cetera e Franco Emilio Carlino, Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, Socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e Componente del Comitato Scientifico dell’Università Popolare di Rossano, Autore del volume al quale sono state affidate le conclusioni della serata.
Il nuovo libro di Carlino, studioso molto apprezzato, è il risultato di una ricerca documentale, di indubbio interesse scientifico-culturale, portata avanti dalla passione, improntata a scandagliare i meandri della storia di un vastissimo territorio, tra documenti inediti e atti notarili che lo hanno portato a realizzare 24 microstorie dalle quali emergono regolarmente alcuni interrogativi che scandiscono il passato, “da dove proveniamo”, il presente “dove siamo arrivati”, il futuro “dove vogliamo andare”. Interrogativi esistenziali ai quali l’Autore cerca di dare delle risposte sostanziali, che poi sono le finalità di questo nuovo lavoro, che hanno da sempre motivato e da molti anni continuano a richiamare l’Autore verso quelle che sono state le nostre origini e quindi conoscerle.
«Un concetto - ripete Carlino - che vado ribadendo da molto tempo, se si vogliono avere le idee chiare per progettare il futuro. Proprio quel futuro richiamato spesso nel libro, che oggi potrebbe apparire problematico e finanche rischioso, ma che attraverso i suoi contenuti può rappresentare una sicura prospettiva ideale, culturale e organizzativa».
Insomma, una combinazione ricca di curiosità e di amore per i propri luoghi, che ha consentito all’Autore di aggiungere un altro e importante tassello alla sua solida ricostruzione dell’identità del territorio di riferimento. Uno studio tra «Storia e cultura, dove passato e presente si collocano sullo sfondo di una dimensione urbana modernamente calata nella realtà, con lo sguardo essenziale verso la valorizzazione della memoria, che per quanto mi riguarda - sottolinea ancora l’Autore - rimane un riferimento cardine della mia azione sul territorio e la capacità di incidere sulla formazione di una solida coscienza civile, elementi fondamentali della mia attività culturale».
Il volume è dedicato alla nuova Città «istituzionalmente giovane, ma che affonda le radici in una cultura millenaria, nella speranza che possa essere faro di pace e guida nel vasto territorio di riferimento e nella Calabria tutta».
Lo stesso, si avvale, di una corposa Bibliografia e Sitografia, di un Indice ragionato, onomastico, toponomastico, monumentale, artistico, architettonico e archeologico, della Bibliografia dell’autore e di un interessante impianto iconografico.
«Di Corigliano-Rossano - conclude l’Autore - conosciamo la storia, le rispettive peculiarità, conosciamo le differenze, a volte anche sostanziali, che devono aiutare a consolidare il processo di sviluppo ormai avviato. Corigliano Rossano “unica grande realtà della Provincia…”, oggi, ha tutte le peculiarità per porsi saldamente a capo di un processo di modernizzazione e rinnovamento, destinato ad ampliarsi in Calabria e nel Paese. Un orizzonte comune in cui, appunto, memoria, identità e realismo si fondono in un tutt’uno edificante, capace di favorire un forte avanzamento economico, sociale e culturale non solo della stessa città ma di tutto il territorio, che per quanto mi riguarda significa anche il mondo dell’Arberia, fino a Tarsia e ai piedi del Pollino, un’area attraverso la quale è possibile avviare un processo identitario Sibarita, come peraltro viene sottolineato nella nota editoriale, aperto all’Europa e al mondo».