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Calabria, terra mitica: la Secca di Amendolara e l'Isola di Ogigia

2 minuti di lettura

Proseguiamo il nostro viaggio attraverso i Marcatori Identitari Distintivi della Calabria del nord-est, con la rubrica che per tutta l'estate, ogni domenica, ci porterà alla scoperta di luoghi, tradizioni e personalità di spicco.

Questa settimana andiamo ad Amendolara, nell'Alto Jonio calabrese per scoprire la Secca che secondo la leggenda corrisponde alla mitica Isola di Ogigia.

Tra le tante ipotesi in gioco sulla collocazione nel Mediterraneo dell’Isola di Ogigia, la Secca di Amendolara sarebbe la più probabile. Omero avrebbe scelto proprio l’alto Ionio calabrese per ambientare il soggiorno/prigionia di Ulisse. Un elemento della concatenazione di elementi che proverebbe la corrispondenza della dimora di Calipso al lembo sommerso a 10 miglia dalla costa sarebbe un punto cruciale che si trova proprio nel contesto geografico calabrese. Si tratta di Scilla e Cariddi l’ostacolo che il re di Itaca si ritrova ad affrontare prima di raggiungere il regno della Ninfa Calipso. La vicinanza dello Stretto renderebbe plausibile la circumnavigazione dell’eroe fino l’approdo di Ogigia nello Ionio. Ad avvalorare l’ipotesi, come prova schiacciante, sarebbero poi le carte nautiche del XVII e XVIII secolo. In queste è segnalato proprio a largo di Amendolara un isolotto sprofondato per un fenomeno di erosione denominato Monte Sardo e posizionato ad una distanza da Corfù navigabile da una zattera. Il riferimento che lo proverebbe starebbe proprio nei versi omerici, le cui indicazioni farebbero coincidere la posizione di Ogigia con la secca di Amendolara "...Quindi al timone Sedendo, il corso dirigea con arte, Né gli cadea sulle palpebre il sonno, Mentre attento la Pleiadi mirava, E il tardo tramontar Boote, e l'Orsa Che detta è pure il Carro, e là si gira, Guardando sempre in Orione, e sola Nel liquido Ocean sdegna lavarsi, L'orsa, che Ulisse, navigando, a manca Lasciar dovea…"*

La Secca di Amendolara è un luogo che interessa 3 regioni: Calabria, Basilicata e Puglia. La secca, a circa 12 miglia da Amendolara Marina, possiede una profondità di soli 20 metri sotto il livello del mare. La secca, di notevole estensione, probabilmente corrisponde ai resti di un'antica isola, probabilmente sommersasi per erosione. Il tutto è dimostrato da alcune carte antiche (XVII-XVIII sec.) che parlano di un isolotto, detto Monte Sardo. A differenza di molte altre località calabresi, che hanno una tradizione turistica già acquisita, Amendolara solo negli ultimi anni sta vivendo un certo sviluppo turistico con l'apertura di alberghi, punti di ritrovo, aree giochi per bambini e la rivalutazione del Centro storico e del lungomare. Il salto di qualità a livello turistico è rappresentato dalla promozione da 1 a 2 vele nella Guida Blu di Legambiente nel 2006. Per qualità di servizi di accoglienza, Amendolara si classifica al primo posto in Provincia di Cosenza e al secondo posto in Calabria dietro solo a Gioiosa Ionica, con un buon punteggio complessivo di 60,5/100 nella guida blu 2007 (il massimo ottenuto in Italia è stato 75/100, mentre il minimo è stato di 38/100). Per l'edizione 2008 Amendolara conferma il risultato delle due vele ottenuto nell'edizione 2007. Nel 2009 Amendolara ottiene tre vele. Dagli anni novanta al 2003 la Goletta Verde di Legambiente ha fatto tappa ad Amendolara classificando il mare come non inquinato. I rilevamenti sono stati effettuati ad Amendolara Marina. Il 2011 e 2012 è stata insignita della Bandiera Blu. **

*Proposta ufficiale di mappatura del Mid della Calabria depositata alla Regione Calabria

**fondoambienteitaliano.it

 

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.