Recuperare la memoria storica e il senso dell’appartenenza, successo per l’incontro culturale a Co-Ro
Interessante e partecipata la serata culturale sul tema “I Mandatoriccio e i Toscano nella Storia del Rossanese”. L’occasione è stata offerta dalle tre pubblicazioni dello storico Carlino
CORIGLIANO-ROSSANO - Nei giorni scorsi, nel salone della Biblioteca Diocesana, nel Centro Storico di Rossano alla presenza di un colto pubblico, dell’ultima discendente del casato Toscano Mandatoriccio, signora baronessa Angela, del figlio Stefano Mascaro, dell’ex Sindaco della Città Tonino Caracciolo e dello storico Sua Eccellenza Monsignor Luigi Renzo, si è tenuta una interessante e partecipata serata culturale sul tema: I Mandatoriccio e i Toscano nella Storia del Rossanese.
L’occasione è stata offerta dalle tre pubblicazioni dello storico e studioso mandatoriccese-rossanese Franco Emilio Carlino, Socio Corrispondente dell’Accademia Cosentina, Socio della Deputazione di Storia Patria per la Calabria e componente del Comitato Scientifico dell’Università Popolare di Rossano che, con uno studio consistente portato avanti in modo rigoroso e appassionato, ha ricostruito in tre volumi, in maniera elegante e raffinata, la storia di due delle più importanti famiglie del patriziato rossanese, al centro di importanti vicende nel corso dei secoli.
I lavori sono stati coordinati in maniera impeccabile dalla presidente dell’Associazione Idee in Movimento, Tina Achiropita Morello. I saluti e gli onori di casa, con alcune considerazioni sul tema, sono state portate all’attenzione del qualificato pubblico da don Giuseppe De Simone, Direttore della Biblioteca Diocesana. È seguita la relazione molto articolata, sulle tre pubblicazioni, dello storico Pierpaolo Cetera. La serata ha avuto termine con le conclusioni dell’autore Franco Emilio Carlino, che si è soffermato principalmente sugli aspetti genealogici dei due casati portando all’attenzione dei presenti i numerosi componenti della famiglia Toscano di Rossano dove si è distinta in periodi storici diversi per cultura, per virtù militare, per incarichi feudali e per impegno giuridico-forense e della famiglia Mandatoriccio, il cui passato, il prestigio e l’autorevolezza, riuscirono a caratterizzare il profilo storico, economico, sociale, culturale e politico non solo di Rossano, ma dell’intero circondario del Rossanese.
Al riguardo l’autore non ha esitato a sottolineare come scorrendo le pagine della sua poderosa ricerca all’intero impianto storiografico manca qualcosa, ossia rimane privo di riconoscenze vere verso coloro che in qualche modo hanno fatto e scritto la storia della città.
«A me viene da pensare – continua l’autore nelle battute finali del suo intervento, citando il pensiero del compianto monsignor Ciro Santoro – se veramente come comunità rispondiamo con coscienza della nostra eredità storica culturale, poiché a me pare che ancora molti danno l’impressione di vivere senza memoria storica, collettiva, comunitaria, senza il senso dell’appartenenza, “come degli ereditari che hanno dilapidato il loro patrimonio storico”».