Lasciatevi stupire: Retake Rossano porterà in scena “Il gran tremuoto del 1836”
Sabato 22 aprile alle ore 17,30 in Piazza Steri, avrà luogo questa narrazione collettiva in cui si intrecciano tante storie sullo sfondo della tragedia che colpì la Città bizantina
CORIGLIANO-ROSSANO – “Ma ecco alle ore sei, e minuti quindici d’Italia la terra scuotersi si’ fortemente che sembrar voleva di ritornare nel primo caos”. Con queste parole Luca De Rosis nel suo Cenno storico della città di Rossano descrive il tremendo terremoto che colpì Rossano e il suo circondario nella notte fra il 24 e il 25 aprile del 1836. Un evento drammatico, che costò a tutto il territorio centinaia di morti e feriti e una devastazione da cui fu difficile riprendersi.
Nella sola città di Rossano andarono distrutti o irreparabilmente danneggiati quasi mille edifici mentre a perdere la vita furono 89 persone. Dopo le scosse e i crolli la popolazione si radunò dove possibile, accendendo fuochi davanti a ripari improvvisati per difendersi dal freddo della prima mattina e scambiandosi per quanto possibile qualcosa da bere e da mangiare.
Da allora sono passati 187 anni ma la tradizione vede ancora la nostra comunità radunarsi davanti alle Focarine la notte del 24 aprile, per tenere vivo il ricordo di ciò che accadde allora.
Nella storia del terremoto si intrecciano tante altre storie, alcune a lieto fine altre meno, e sullo sfondo della tragedia ci sono diversi personaggi che vale la pena raccontare, insieme alle loro vicende.
Sabato 22 aprile, con appuntamento alle ore 17,30 in Piazza Steri, avrà luogo questa narrazione collettiva organizzata da Retake Rossano con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale e il supporto di SOeVE, La Sarta Creativa e il media partner MiCiLab, che coinvolgerà i partecipanti attraverso il giusto mix fra scoperta dei luoghi e momenti performativi in costume.
Un modo per rafforzare la propria identità attraverso il ricordo e per dare un giusto canovaccio alla festa dei Fuochi di San Marco che è un rito collettivo imprescindibile per Rossano e i rossanesi. Si consigliano come sempre scarpe comode, acqua e la voglia di scoprire e stupirsi.