13 ore fa:Centro Storico di Corigliano, Fratelli d’Italia rilancia la proposta di un parcheggio nell’area “Orto Tramonti”
9 ore fa:Natale al centro Co-Ro: evento riprogrammato per maltempo
8 ore fa:A Trebisacce torna “In un Mare di Cioccolato”: due giorni dedicati al gusto e alla magia del Natale
13 ore fa:L’Accademia Euphonia chiude il 2025 tra musica e teatro: a Mirto Crosia arriva “Romeo + Giulietta”
12 ore fa:Violenza giovanile, Renzo: «Senza sicurezza non esiste educazione»
14 ore fa:Co-Ro, grande successo per il 6° Memorial di biliardo dedicato a Giovanni De Tommaso
11 ore fa:Salta il trasferimento del punto nascita, 1 mln di euro buttato e lo spoke ostaggio del campanilismo
10 ore fa:Protezione civile, maxi esercitazione dei Vigili del Fuoco a Corigliano-Rossano
9 ore fa:In Calabria arrivano nuovi magistrati: 6 saranno destinati a Castrovillari
12 ore fa:Pallavolo Rossano ASD a Cutro: trasferta insidiosa per difendere la vetta della Serie C

Al Parco Archeologico di Sibari parte il progetto di "riciclo culturale" con l'Accademia delle Belle Arti di Catanzaro

1 minuti di lettura

CASSANO JONIO – Il Parco Archeologico di Sibari continua la sua azione culturale e didattica al servizio dei visitatori, ma anche, e soprattutto, degli studenti.

Nella giornata di oggi il Museo ha aperto le porte ai ragazzi dell’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro.  «Gli studenti - si legge nella nota - sono stati accompagnati dai docenti Simona Caramia, Elena Di Fede e Tommaso Palaia e la visita si è subito trasformata in un vulcanico laboratorio di idee che ha coinvolto, manco a dirlo, i nostri depositi.  Davvero i magazzini di un Museo sono forzieri che custodiscono infinite opportunità di conoscenza, anche in senso meno convenzionale.

Presto i ragazzi dell’Accademia, guidati dai loro professori e dalle nostre Camilla Brivio e Serena Guidone, ridaranno vita alle vecchie cassette di legno ed a tutti i “materiali di risulta” che hanno ormai assolto il loro compito di supporti per la conservazione dei reperti, e faranno parte di installazioni e arredi che arricchiranno il Museo e il Parco, contribuendo a raccontarne la storia in modo nuovo e inconsueto».

Una collaborazione che evidenzia e porta avanti l’idea di eternità della cultura, dei suoi mezzi e degli strumenti impiegati.

«Le cassette di legno – ha dichiarato il direttore Filippo Demma - che custodiscono i reperti degli scavi degli anni ‘70 a Sibari sono esse stesse un pezzo di storia. E sono oggetti belli in sé. Non le butteremo, ma le riutilizzeremo in un progetto di riciclo culturale. Nelle mani degli allievi dell’Accademia svolgeranno ancora la loro funzione, estetica e culturale».

Un ottimo esempio dal quale prendere spunto per ripensare la narrazione della storia e dei luoghi. Ogni oggetto, prezioso o meno che sia, ha una sua memoria e nasconde sempre un valore potenziale che vale la pena scoprire e valorizzare.

Rita Rizzuti
Autore: Rita Rizzuti

Nata nel 1994, laureata in Scienze Filosofiche, ho studiato Editoria e Marketing Digitale. Amo leggere e tutto ciò che riguarda la parola e il linguaggio. Le profonde questioni umane mi affascinano e mi tormentano. Difendo sempre le mie idee.