L'AltroTeatro Metropol apre la stagione con "Il malato immaginario" di Emilio Solfrizzi
L'8 gennaio si alzerà il sipario su "La Rassegna L'AltroTeatro- On Stage Metropol" patrocinata dal comune di Corigliano- Rossano e organizzata in sinergia con la società "L'AltroTeatro" e Teatro Metropol
CORIGLIANO- ROSSANO - L'8 gennaio, ore 20:30, si alzerà il sipario su "La Rassegna L'AltroTeatro- On Stage Metropol" patrocinata dal comune di Corigliano- Rossano e organizzata in sinergia con la società "L'AltroTeatro" e Teatro Metropol. Sul palco 8 appuntamenti all'insegna della grande drammaturgia senza dimenticare, però, il divertimento e il puro spettacolo. Prosa (dai grandi classici agli autori contemporanei) e commedie: questi gli ingredienti del cartellone ideato.
Domenica 8 gennaio, ore 20:30, il debutto con la divertente pièce di Molière "Il Malato immaginario". Emilio Solfrizzi è protagonista di un nuovo allestimento de “Il malato immaginario”, spettacolo già diretto in passato dal regista Guglielmo Ferro. Un intreccio tra comicità e il teatro dell'assurdo. Qui il teatro come finzione, come strumento per dissimulare la realtà, fa il paio con l'idea di Argante di servirsi della malattia per non affrontare "i dardi dell'atroce fortuna". Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient'altro che una fuga dai problemi. Si ride attraverso la continua ricerca di rimedi e cure di medici improbabili che creano situazioni esilaranti. La tradizione, commettendo forse una forzatura, ha accomunato la malattia con la vecchiaia, identificando di conseguenza il ruolo del malato con un attore anziano o addirittura vecchio, ma Molière lo scrive per se stesso quindi per un uomo sui 50 anni, proprio per queste ragioni un grande attore dell'età di Emilio Solfrizzi potrà restituire al testo un aspetto importantissimo e certe volte dimenticato. Il rifiuto della propria esistenza. La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene così esaltata dall'esplosione di vita che si fa tutt'intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell'assurdo. Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel '900 vedranno la luce.
28 gennaio, ore 20:30, la kermesse entra nel vivo con la tragicommedia censurata "Persone naturali e strafottenti" con Marisa Laurito, regia di Giancarlo Nicoletti. “Persone naturali e strafottenti” è l'opera più controversa, censurata e fra quelle di maggiore successo di Giuseppe Patroni Griffi. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante, fra situazioni grottesche, cinismi, ironia tagliente e surrealismo, in perfetto equilibrio fra Eduardo e Ruccello, e ancora attualissima nella sua geniale spudoratezza. Un cast unico, non convenzionale e proveniente dai mondi teatrali più variegati è il cuore pulsante di un'operazione destinata a far parlare di sé: Marisa Laurito accetta la sfida di dare voce e corpo al ruolo che fu di Pupella Maggio, segnando il suo ritorno alla grande drammaturgia d'autore e inaugurando una nuova stagione della sua lunga carriera; Giancarlo Nicoletti, presta la sua attorialità unica e la sua esperienza di uomo di teatro a 360° al travestito Mariacallàs e la giovane rivelazione del cinema italiano Giovanni Anzaldo interpreta quel Fred che fu creato da un esordiente Gabriele Lavia. Completa il cast il poliedrico Livio Beshir, protagonista di numerose fiction e lavori cinematografici.