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L’Istituto Aletti sempre un passo avanti con il convegno “Le insidie dei Social Network”

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TREBISACCE - Da oggi le ragazze e i ragazzi dell’Istituto “Ezio Aletti” di Trebisacce hanno qualche certezza in più e sanno come fronteggiare i terreni minati di Internet. Un lungo applauso suggella una mattinata dove le parole non sono soltanto appannaggio degli adulti. Proprio loro, i più giovani, chiedono la parola e chiedono notizie e chiarimenti a chi, ogni giorno, duella con i rischi e i relativi reati della vita. Va in archivio così, alla fine di poco più di due ore di domande, suggerimenti e riflessioni, l’importante convegno “Le insidie dei Social Network” voluto in primis dal dirigente scolastico dello stesso “Aletti”, Alfonso Costanza. Tutto si consuma presso la Sala dell’ex Fornace di Trebisacce, sotto il patrocinio del Comune di Trebisacce.

Il dirigente scolastico Costanza, saluta i presenti. Non ci sono soltanto le classi dell’Istituto. Non mancano anche importanti rappresentanti della carta stampata e del mondo della cultura locale. Il sindaco trebisaccese Alex Aurelio, all’ultimo momento, deve declinare l’invito per importanti impegni amministrativi lontani dalla città jonica. Il comune, lo stesso, non fa mancare il suo prezioso apporto, degnamente rappresentato da Daniela Nigro. Completa il “lotto” dei saluti istituzionali il presidente del Consiglio di Istituto dell’Aletti Francesco Chiaradia.

Il programma scivola spedito, senza cadere mai nel retorico di cert’altri eventi simili, seguendo la scaletta di giornata. In ordine sparso si registrano gli apprezzati interventi degli psicologi scolastici, Rosa Cerchiara, Michele Forciniti e Rosanna Ruscelli. Di grande presa sul pubblico in sala sono anche le testimonianze di Giuseppe Pagliaminuto, docente dell’Aletti, e del presidente della Fondazione Antiusura “San Matteo”, Roberto E. Barletta.

Ascolta tutti l’ospite d’onore, il presidente della Sezione Penale presso il Tribunale di Castrovillari, Giuseppa Ferrucci. Lo stesso presidente più volte, a seguire, sottolineerà l’eccezionalità dell’evento targato “Aletti”, infine congratulandosi con l’organizzazione della mattinata locale. E si arriva al momento forse più importante e fruttuoso della manifestazione: in sala l’ottimo prof. Mariano Catera - ben coadiuvato dalla professoressa Giuliana Stabile - comincia a dare la parola a studentesse e studenti. Martina, Alessio, Felisia, gli interventi fioccano e non solo di quelli solitamente confezionati a bella posta da questo o quell’altro docente in aula.

Il presidente Ferrucci ha risposte su tutti. Per lo più desidera offrire un vademecum per non rischiare più di tanto usando pc o telefonini. I più giovani ne hanno curiosità da soddisfare: dalle fake alle ingiurie su chat, fino alle sabbie mobili del cyberbullismo così attuale oggi tra le ultime generazioni. Un evento importante, quindi: va ribadito. Docenti e allievi vanno via più consapevoli e meno “soli” di prima. Da domani anche in aula internet rappresenterà un pericolo minore. Anche il presidente Ferrucci lo sottolinea nel suo commiato. Il caloroso applauso che la saluta alla fine suggella tutto ciò. «Credo che si possa archiviare la nostra manifestazione con una certa soddisfazione - commenta il dirigente scolastico, Alfonso Costanza - l’autorevolezza e la qualità degli interventi di oggi ci lasciano in eredità un bagaglio di informazioni e consapevolezze che sicuramente saranno fondamentali per il comportamento degli adulti e dei giovani che frequentano questa nostra scuola. C’è poi da sottolineare il grande piacere e onore che abbiamo avuto nell’ospitare una personalità del calibro della dottoressa Giuseppa Ferrucci: il suo contributo è stato fondamentale e davvero dalla sua variegata esperienza possiamo soltanto apprendere tutti. Credo e spero che altri eventi del genere debbano essere messi in cantiere nell’Aletti, per garantire alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi di poter crescere in modo armonioso e consapevole e non ritrovarsi nelle paludi proprie di certi meccanismi dei social network». 

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia