Il 21 novembre partono le “Giornate Fai per le scuole”
Migliaia di ragazzi saranno “Ciceroni” per un giorno: accoglieranno loro coetanei portandoli alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio
CATANZARO - Tornano nella settimana dal 21 al 26 novembre le “Giornate FAI per le scuole”, manifestazione tutta dedicata alle scuole che da undici anni il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS organizza, su modello delle Giornate FAI di Primavera e d’Autunno, la più grande festa italiana di piazza dedicata alla promozione del patrimonio di storia, arte e natura del Paese.
Le Delegazioni di migliaia di volontari della Fondazione, diffusi e attivi in tutte le regioni, apriranno oltre cento luoghi speciali che saranno visitati da studenti iscritti al FAI con la loro classe. Le classi “Amiche FAI” saranno guidate da altri studenti, appositamente formati per l’occasione dai loro insegnanti in collaborazione con il FAI: gli Apprendisti Ciceroni. Migliaia di ragazzi saranno “Ciceroni” per un giorno: accoglieranno ragazzi come loro portandoli alla scoperta di chiese, palazzi, parchi e giardini storici, monumenti e istituzioni del loro territorio, raccontandone la storia, mostrandone i capolavori e i particolari curiosi, e trasmettendo così ai loro pari un valore, che loro per primi hanno scoperto in un’esperienza che non dimenticheranno, che li renderà cittadini più consapevoli e attivi, primi difensori e promotori del patrimonio culturale dell’Italia.
Le Giornate FAI per le scuole si confermano un’esperienza formativa di grande efficacia e soddisfazione per tutti: un progetto di educazione tra pari che insegna e che arricchisce, che trasforma e che ispira per il futuro, che rende protagonisti e che diffonde conoscenza e passione per la conoscenza, da cui scaturisce il desiderio di proteggere quel patrimonio per sempre e per tutti, come è nella missione del FAI.
Quest’anno le Giornate FAI per le scuole prevederanno aperture speciali dedicate alla scoperta del paesaggio: un tema che sta particolarmente a cuore al FAI, che opera anche attraverso questa iniziativa per promuovere un’educazione al paesaggio, che manca in Italia, laddove è per fortuna crescente l’interesse per l’ambiente e la sua tutela. Il paesaggio è lo scenario del nostro vivere quotidiano, l’opera collettiva di generazioni passate in cui si incarnano storia e natura del nostro Paese, e un’eredità che i giovani devono conoscere e apprezzare per contribuire nel presente e nel futuro alla sua tutela, e anche alla sua consapevole trasformazione, necessaria per lo sviluppo nel quadro della transizione ecologica che oggi si impone a fronte della crisi ambientale. Se il paesaggio del passato riflette la cultura delle generazioni passate, il paesaggio del futuro sarà il riflesso della cultura delle generazioni presenti e future, che in base a essa costruiranno il paesaggio di domani.
L’undicesima edizione delle Giornate FAI per le Scuole si svolge con il Patrocinio della Commissione europea, del Ministero della Cultura, di Regione Calabria e con il generoso sostegno di Fondazione CARICAL.
Si ringraziano, inoltre, Regione Campania, Provincia Autonoma di Trento e Fondazione di Comunità Milano – Città, Sud Ovest, Sud Est, Martesana per i contributi concessi. RAI è Main Media Partner dell’iniziativa.
Il progetto sarà sostenuto anche quest'anno da AGN ENERGIA, per il settimo anno consecutivo sponsor principale dell’evento, sempre sensibile al rispetto per l'ambiente e alle iniziative che coinvolgono la scuola. In occasione dell’evento verrà infatti lanciata una nuova edizione del contest online #LATUAIDEAGREEN: gli studenti potranno scegliere l’opera di street art che ritengono più significativa per riflettere sul tema del paesaggio e la sua salvaguardia.
Per informazioni sui beni aperti e per le prenotazioni delle visite consultare il sito internet www.giornatefaiperlescuole.it
Tra i beni aperti in Calabria:
Museo Civico di Taverna
Il Museo, situato in una delle piazze principali del borgo, risiede nel suggestivo Cenobio domenicano del XV secolo, sede anche del Municipio. Le sedici sale espositive conservano dipinti, sculture, tessuti, disegni, stampe databili dal XVI al XX secolo. Dalle opere seicentesche di Mattia Preti agli spazi infiniti di Angelo Savelli, ai décollage di Mimmo Rotella, il Museo offre un excursus artistico unico in Calabria. Nella piazza antistante sono situati il M.A.C.A.T - Museo d'arte contemporanea all'aperto e le “Strade della Poesia”, dove sono incisi su terracotta ingobbiata i testi poetici d'importanti autori del Novecento. La Chiesa monumentale di San Domenico, annessa al Museo Civico, è una splendida cornice barocca per un patrimonio di inestimabile valore fra dipinti, affreschi, cornici e arredi in legno intagliati e dorati e sculture: le undici tele di Mattia Preti, le opere di Giovan Battista Ortega, Gregorio Preti, Giuseppe De Rosa, Francesco Ferrazzano arricchiscono il più importante monumento seicentesco della Calabria. Nella stessa piazza il palazzo Gironda Veraldi, un elegante edificio settecentesco, ospita nel piano nobile la sede operativa dell'Archivio Pretiano Internazionale, punto di riferimento per studiosi e cultori della produzione artistica di Gregorio e Mattia Preti.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni del Liceo Classico F. Fiorentino di Lamezia Terme
Il centro storico di Santa Severina
Santa Severina è uno dei Borghi più belli d'Italia, tra i meglio conservati in Calabria. Si erge nella Valle del Neto in un territorio collinare vocato alla coltivazione di agrumeti e uliveti. La pianta del suo centro abitato è ellittica con case impiantate sul ciglio della rupe da un lato e dall'altro si articola quello che era l'antico quartiere Grecia. Nella storia recente, di notevole importanza, è stata la riforma agraria del 1950, che ha cambiato l'assetto sociale del paese. Oggi, grazie al suo notevole patrimonio artistico, Santa Severina costituisce uno dei poli turistici calabresi più interessanti. L'importanza di Santa Severina è attestata da molti e importanti monumenti. Come il Battistero, edificio bizantino risalente al secolo VII-IX, nonché più antico monumento ecclesiastico aperto al culto in Calabria, in cui è possibile, ancora oggi, ammirare capitelli con antiche iscrizioni e resti di affreschi raffiguranti scene sacre. Collegata al Battistero da una porta nascosta è la Cattedrale di Santa Anastasìa. Eretta nel XII secolo da Ruggero di Stefanunzia, mantiene ancora il portale originario. Da segnalare all'interno il particolare Crocifisso “gravido”, opera lignea del XV secolo, l'affresco della navata sinistra (XV secolo) e l'ambone marmoreo del XVII secolo. Infine, da ammirare anche il soffitto a cassettoni con dipinto centrale e il pregevole coro ligneo con badalone, situato sul retro dell'altare marmoreo. La scoperta dei tesori di Santa Severina non termina sulla soglia della Cattedrale, anzi prosegue nel Palazzo Arcivescovile, dove ha sede uno dei più importanti Musei Diocesani di Arte Sacra della Calabria.
Visite a cura degli Apprendisti Ciceroni dei Liceo Classico "D. Borrelli" di Santa Severina
Elenco completo dei luoghi aperti in Calabria e modalità di partecipazione all’evento su: