5 ore fa:Illuminazione pubblica a Co-Ro, ecco le contrade dove "arriverà la luce"
6 ore fa:«Il 37,2% dei calabresi è a rischio povertà. Enormi responsabilità del governo regionale»
3 ore fa:Rottamazione dei tributi: ora tocca ai Comuni. Corigliano-Rossano davanti alla scelta se dare il “colpo di spugna”
2 ore fa:C'è anche un pezzo di Corigliano-Rossano al TFF con la pellicola "il Protagonista"
2 ore fa:Ucsi Calabria, al Congresso nazionale ci sarà anche Anna Russo: eletta delegata insieme a Santa Giannazzo
4 ore fa:Una Stanza Rosa nel Pronto Soccorso dell'Annunziata: un nuovo spazio protetto per le donne vittime di violenza
3 ore fa:Perciaccante lancia l'allarme "caro-prezzi materiali”: «Una vera e propria emergenza per i cantieri»
5 ore fa:FI e MdT: «Insiti sia il cuore amministrativo, politico e direzionale della città unica»
4 ore fa:Premio “Umberto Zanotti Bianco” a Demma, Iacobini: «Un riconoscimento che onora anche la nostra città»
6 ore fa:Le Clementine Antiviolenza ottengono il patrocinio della Commissione regionale per le Pari Opportunità

In scena al Paolella “Mio caro Patre”: per tutti i calabresi sparsi nel mondo

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO - È stata messa in scena al teatro Paolella di Rossano, con una chiave completamente inedita e per essere apprezzata anche dalle nuove generazioni, l'opera di Ciccio De Marco "Mio Caro Patre". 

Il lavoro teatrale è stato fortemente voluto da Salvatore Tolomeo, presidente della Associazione calabro-lombarda e presidente della Federazione dei Circoli calabresi (Tolomeo è anche componente della Consulta regionale dei Calabresi nel mondo) col contributo della presidenza della Regione Calabria.

"Mio caro Patre" ovvero l'epistolario di Rosarbino Di Ciccio De Marco. Componimento in versi in vernacolo di Ciccio De Marco, figlio del poeta peritese Ciardullo. Ciccio De Marco immagina che questo giovane, Rosarbino, partito dal suo paese dalla Calabria per fare il soldato a Milano, scriva al padre delle lettere, in un misto dialetto-italiano, dove racconta quello che gli capita in caserma e nella città lombarda. Il risultato è esilarante.

Grazie alla squadra tutta calabrese: il grande comico Renato Converso che interpreta Rosarbino, Euristeo Ceraolo (detto Gino) suo paziente compagno di militare e il grande talento artistico del regista Renato Pagliuso! La magia della fisarmonica nel sogno, sullo sfondo della scena è del Maestro Dario Ramazzotti. L'opera, riprodotta in video per via del Covid19, sarà distribuita dall'associazione Calabresi nel mondo.                                                                                                 

Ciccio De Marco è morto a 95 anni in una casa di riposo alle porte di Milano, il 15 Febbraio 2013, dove ha vissuto gli ultimi anni della sua vita. Poeta dialettale cosentino e attore teatrale, figlio di Michele, conosciuto da tutti come Ciardullo.  

Il suo paese natale è Pedace, nella presila cosentina. Tra le sue opere piu' famose ricordiamo: "Mio caro patre" - ovvero l'epistolario di Rosarbino, la raccolta di poesie "Suonni" e i lavori teatrali "Fegato gruppo C" e "A criatura".   

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia