Salone del Libro di Torino, numeri da record per lo stand della Calabria. «Un vero e proprio sold out»
Gli editori calabresi stanno riscontrando successi oltre le aspettativeriuscendo ad attirare un turismo culturale che intriga in maniera particolare i Paesi europei del Centro-Nord
TORINO - Numeri da record per lo stand della Calabria, con visitatori non solo da ogni angolo d'Italia ma anche d'Europa, riuscendo ad attirare un turismo culturale che intriga in maniera particolare i Paesi del Centro-Nord. Ad attirare i curiosi è soprattutto la nuova chiave di lettura che la Regione ha voluto dare di sé, insieme alla grande squadra degli autori ed editori calabresi che stanno riscontrando successi oltre le aspettative.
In questo clima, non poteva che essere il Salone del Libro di Torino il posto ideale per celebrare il piacere della lettura e, in particolar modo, il passaggio di consegne tra le "capitali del libro", conferimento voluto dal Ministero della Cultura che ha la finalità di favorire progetti, iniziative e attività per la promozione della lettura. In questa occasione, la Calabria è stata protagonista perché, proprio nello stand regionale, è stato celebrato il passaggio del testimone tra la capitale del libro 2021 Vibo Valentia e quella del 2022 Ivrea.
Alla cerimonia, inserita nel programma degli eventi in calendario allo stand Calabria, il Vicepresidente della Giunta regionale, Giusi Princi, con la delegazione del Comune di Vibo Valentia, guidata dal sindaco Maria Limardo, ha fatto gli onori di casa ospitando le delegazioni della Regione Piemonte e del Comune di Ivrea. Non solo un passaggio formale bensì la nascita di dialoghi e collegamenti tra Istituzioni.
«È una sinergia positiva, un ponte culturale – ha dichiarato a tal proposito il Vicepresidente Princi - che avviene tra Regione e Regione, tra Nord e Sud; così facendo riusciamo a promuovere anche un turismo vicendevole, con le specificità territoriali che contraddistinguono luoghi, storie, culture, totalmente differenti».
Il dialogo non finisce con l’edizione 2022 del Salone di Torino.
«Attiveremo con Ivrea – ha proseguito Princi - una sinergia tra le istituzioni scolastiche perché essere capitale del libro significa promuovere quella che è una sensibilizzazione alla lettura; significa educare i nostri giovani, ed anche i cittadini di ogni età, a pensare in maniera globale e critica, perché il vero problema è, oggi più di ieri, l’analfabetismo di ritorno che va a coinvolgere anche gli adulti; a maggior ragione preveniamo il fenomeno, che a noi in Calabria tocca direttamente, che è quello della dispersione scolastica. Evviva, quindi, questo ponte culturale che andremo a creare».
Il programma pomeridiano della giornata ha visto inoltre la presenza nello stand della Calabria anche del regista Mimmo Calopresti, esponente di primo piano di quella cinematografia in grado di andare oltre il cliché stereotipato della Calabria e del Mezzogiorno in genere, capace di veicolare messaggi nuovi e profondi sui quali la critica cinematografica ha sempre espresso giudizi più che positivi.
Nel dettaglio, il programma del pomeriggio di ieri ha visto la presentazione di: “Le donne di Saturno” (Rubbettino) di Connie Guzzo-McParland, “Il miraggio dell’equo canone nell’affitto delle case” - “In nome della Proprietà” (Rubbettino) a cura di Sandro Scoppa, “Homeland” (Rubbettino) di Vito Teti, “Lo Schizzo” - “CalabreAnomalie vita dei Fuorisede urla dal profondo sud” (La Mongolfiera) di Maura Gigliotti, “Come L’araba Fenice” (Luigi Pellegrini Editore) di Gerardo Sacco e Francesco Kostner, “La Pedagogia Meridiana” (Rubbettino) di Mario Caligiuri, “La Ribellione di Michele Albanese” (Castelvecchi) di Gabriella D’Atri, “L’Odore dell’arrivo” (Ferrari Editore) di Gianluca Veltri, “Al tramonto del giorno” (Calabria Letteraria Editrice) di Marinella Vitale.
Anche la terza giornata del Salone del Libro di Torino, in corso da stamane, sta registrando l’apprezzamento dei visitatori ed addetti ai lavori per lo stand della Calabria e per il calendario di eventi in programma.
Il vicepresidente della Giunta regionale, Giusi Princi, nel dare avvio ai lavori in programma ha portato i saluti del presidente Occhiuto, che sta riscontrando positivamente come la presenza della Calabria allo stand del Salone del libro di Torino sia percepita positivamente a più livelli, a dimostrazione che il cambio di passo può avvenire solo modificando l’immagine percepita accanto ad un’azione concreta di governo.
«Un vero e proprio sold out - ha dichiarato a tal proposito il vicepresidente della giunta regionale Giusi Princi - ottenuto con la collaborazione del Sistema Bibliotecario Vibonese, con il direttore Floriani, con l’Associazione Accademia dei Caccuriani , con il lavoro di squadra del personale del Dipartimento Istruzione, diretto da Maria Francesca Gatto che mi sento di ringraziare unitamente alla dirigente Ersilia Amatruda».
«La presenza quotidiana qui nello stand della Calabria al Salone del Libro di Torino – ha aggiunto Princi - mi ha permesso di conoscere personalmente molti editori e autori calabresi, con i quali il dipartimento regionale si era interfacciato per organizzare questa nostra esperienza torinese; ho potuto constatare la passione, l'amore e la professionalità con la quale gli stessi si sono impegnati, anche in queste giornate, per diffondere cultura e promuovere l’immagine migliore della nostra terra. A loro va il mio apprezzamento con la certezza che, una volta tornati da questa esperienza del salone di Torino che ci sta dando grandi soddisfazioni, metteremo a frutto tutte le positive sollecitazioni che ci sono giunte, sia dagli imprenditori, sia dal pubblico, in particolar modo quello giovanile».
Il programma delle presentazioni di questa mattina ha visto: Evento dedicato alla cultura anti ndrangheta, alla presenza della Vicepresidente della commissione permanente per la lotta alla ndrangheta del Consiglio regionale della Calabria, Amalia Bruni; “I Bronzi di Riace: una ricerca che dura cinquant’anni” con Daniele Castrizio , “Il popolo di mezzo” (Piemme) di Mimmo Gangemi; “Calà-bryu”, ossia “scaturisco bellezza” di Gianfrancesco Solferino e Franco Laratta; “Maizo” (Zona 42) di Elena Giorgiana Mirabelli; “Malinverno” (Feltrinelli) di Domenico Dara; “Caro Pier Paolo” (Neri Pozza) di Dacia Maraini; “Fiore selvatico/serenate” (Calabriasona) con Checco Pallone, Tiziana Grezzi e Giuseppe Marasco.
Il Programma del pomeriggio prevede la presentazione di: “L’ultimo drago d’Aspromonte” (Rizzoli) di Gioacchino Criaco; “Divulghiamo Pitagora” con Piergiorgio Odifreddi e Paolo Di Giannantonio; “Il cercatore di luce” (Mondadori) di Carmine Abate; “Eretico o santo. Ernesto Buonaiuti, il prete scomunicato che ispira Papa Francesco” (La nave di Teseo) di Giordano Bruno Guerri; “Trema la Notte” (Einaudi) di Nadia Terranova.