Castrovillari, lo spettacolo “Margherita bella vita” mette in scena la depressione
Uno spettacolo emotivamente intenso e garbato, guarnito con una giusta dose di ironia e leggerezza che si terrà al Sybaris sabato 13 novembre alle ore 21.00 per affrontare un tema tanto delicato quanto attuale
CASTROVILLARI - Con la riapertura totale dell’attività del settore dello spettacolo dal vivo, si apre il sipario del Teatro Sybaris di Castrovillari, con lo spettacolo Margherita bella vita, prodotto da Khoreia 2000 e Onirika del Sud, in scena sabato 13 novembre alle ore 21.00, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale della città del Pollino.
Dopo il successo dell’opera Viole’, spettacolo teatrale prima, romanzo poi e infine cortometraggio, Khoreia 2000 decide di continuare il suo impegno nell’affrontare tematiche sociali, troppo spesso taciute, confrontandosi, questa volta, con uno dei mali del secolo, la depressione.
E Margherita bella vita ne mostra il delicato tema in tutta la sua interezza, per dare luce al buio e voce al silenzio.
«Quello stato dell’anima celato, nascosto agli altri come un qualcosa di cui “vergognarsi”. Quello stato dell’anima difficile da comprendere se non lo si ha toccato con mano».
Un progetto teatrale ma anche sociale che vede la collaborazione con Onirika del Sud, Compagnia teatrale di Roma occupata da sempre nel teatro civile.
Il testo scritto da Angela Micieli, è il secondo della trilogia che l’autrice dedica alle donne in fiore. Uno spettacolo emotivamente intenso e garbato, guarnito con una giusta dose di ironia e leggerezza, con una regia a quattro mani firmata da Rosy Parrotta e Pierpaolo Saraceno. Quest’ultimo in scena con Mariapaola Tedesco a cui è affidata la forza scenica dell’opera. Ma non solo teatro.
Margherita bella vita, dopo il debutto castrovillarese si impegnerà a essere anche un progetto sociale ad ampia diffusione con incontri, convegni e momenti di riflessione e confronto sul tema nelle scuole e nelle strutture specifiche.
Un nuovo stimolo per ripartire dopo lo stop di questi lunghi mesi che ha penalizzato e reso sofferente il settore dello spettacolo dal vivo e della cultura. Augurandosi che sia una buona ripartenza.