DI MARTINA CARUSO Il giardino sarà il più grande giardino botanico della
penisola arabica e uno dei più grandi del mondo, costituito dai seguenti componenti chiave: asilo nido, centro visitatori, centro di ricerca, centro studi sul campo, giardini dell'habitat all'aperto, bioma montano settentrionale, bioma montano meridionale e area di riserva naturale. Il progetto
Oman Botanic Garden si basa sulla sensibilità ambientale e sostenibilità. Tutti gli aspetti del progetto devono supportare questo approccio, costruito entro i limiti di una grande riserva naturale e come tale deve essere seguito da un approccio "impronta leggera", sia nel concetto che nella costruzione. Come riporta il
Corriere della Calabria, sarà questo il duro, ma oneroso compito di
Nilo Domanico, u
n ingegnere polivalente, calabrese, che durante la sua carriera ha accumulato una notevole esperienza registrata, dalla progettazione di edifici importanti e complessi alla gestione e realizzazione di progetti articolati e funzionali, consolidando la sua passione e professionalità tra Europa e Asia, lontano dalla sua Calabria. Esperto di Project Management e "problem solving", attualmente si è assunto la piena responsabilità del ruolo di vicedirettore del “Oman Botani Garden", una costruzione monumentale che si estenderà per 4,22 milioni di metri quadri nel deserto omanita e grazie ad un imponente impianto autovoltaico sarà autosufficiente sul piano energetico. Nonostante la laurea all'Università La Sapienza di Roma e l'estero che ha visto, sicuramente, la crescita e formazione di un lungimirante ingegnere, il suo punto di arrivo è motivo di orgoglio per tutta la regione e per il suo paese natio Corigliano Rossano.