“Risulta gravemente offensivo oltre che fondato su un evidente tentativo strumentale, demagogico e di totale disinformazione l’intollerabile intervento di
Giovanni Manoccio nel suo inutile ruolo di delegato regionale all’
immigrazione”. Giunge la replica, dura, del sindaco di
Mandatoriccio Angelo Donnici alle accuse di intolleranza lanciate nei giorni scorsi da Manoccio in occasione della
. Il sindaco ribadisce che “la comunità di Mandatoriccio vanta una storia di emigrazione e di accoglienza, di integrazione e di solidarietà che non teme smentite…Ed il nostro, oggi, vuole e sa essere, nelle regole e nel rispetto anzitutto dei migranti e dei residenti, un territorio di sana ed equilibrata accoglienza”.
MANOCCIO E LE ACCUSE DI RAZZISMO
Non sono andate giù al primo cittadino le insinuazioni del delegato regionale all’immigrazione, che viene invitato ad un dibattito pubblico nel corso del quale “potrà semmai cogliere l’occasione per tentare di spiegare in che cosa consisterebbe il suo ruolo, considerato che non ha mai incontrato i comuni e dando magari conto di cosa ha fatto per quelli abbandonati del Basso Ionio Cosentino o, ancora, di quello che sta facendo per la questione migranti che le amministrazioni comunali e la comunità locali, al di là delle chiacchiere o della retorica, si vedono letteralmente scaricare su di loro”. E non è tutto. “A dire il vero – prosegue Donnici – ci saremmo aspettati che Manoccio, nel ruolo che pomposamente rivendica ad ogni occasione, si fosse doverosamente messo in contatto con il Comune di Mandatoriccio per accertarsi, per documentarsi e per attestare al Sindaco, alla Giunta ed alla Comunità un minimo di vicinanza e di garbo istituzionale, non fosse altro per elargire suoi eventuali suggerimenti, che avremmo gradito e valutato nel merito. Invece nulla, nemmeno una telefonata di cortesia. Salvo poi dover essere costretti a leggere sulla stampa un suo attacco volgare alle istituzioni democratiche locali, alla intera popolazione ed in particolar alle donne, ingiustamente accusati nientemeno che di razzismo!...Mandatoriccio è – conclude – era e rimane per l’accoglienza diffusa ed è contraria a forme di trasferimento dei migranti trattati come pacchi postali in una logica che, di fatto, diventa utile solo per chi fa business economico e risulta invece contraria alla stessa invocata integrazione degli ospiti con i territori ospitanti”.
Fonte: La Provincia di Cosenza