Dalle raccoglitrici di olive al Santo Graal
di MAGRITTE
C’era una volta a Rossano Francesco Amantea. Chi lo ha conosciuto avrebbe difficoltà ad incastrare il suo ricordo in un aggettivo. Sicuramente era un galantuomo d’altri tempi, sui generis nel rapporto con la Storia e con la cronaca. Un intellettuale ingestibile, vellutato di un’ironia disarmante. Sempre lucido, critico e propositivo, fino alla fine dei suoi giorni qualche anno fa. Un visionario per le sue intuizioni di sviluppo sostenibile in una regione che, negli anni sessanta, si avviava a trasformare definitivamente la sua destinazione da turistica a cimitero para industriale. Fu un grande viaggiatore ed un acuto fotografo (sono sue tante istantanee di una Calabria che purtroppo non c’è più). Tra le tante idee lasciateci, una in particolare: Rossano (e non solo) dovrebbe dedicare un monumento alle raccoglitrici d’olive. Perché in quelle mani ed in quella storia c’è il Santo Graal cercato altrove.