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Da Corigliano Rossano parte la petizione per la revoca del Nobel alla Pace per l’Unione Europea

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Nell'ottobre del 2012, il premio Nobel per la pace veniva attribuito all'Unione Europea, che «per oltre 60 anni ha contribuito all'avanzamento della pace, della riconciliazione, della democrazia e dei diritti umani in Europa». Con queste parole Giovanni Leonetti, attivista Verde di Corigliano Rossano, annuncia il lancio della petizione per la revoca del Premio Nobel per la pace all’Unione Europea. «Oggi – dichiara - il sogno europeo sta morendo, i Paesi Membri non hanno la capacità di trovare un accordo finanche sulle misure da adottare a causa dell'emergenza Coronavirus: dall'Europa dei popoli, all'Europa che ignora i suoi cittadini. Con questa petizione chiediamo al Comitato che assegna il Nobel per la pace di revocare, per la prima volta nella sua storia, il premio conferito all'Unione Europea, poiché incapace di contribuire alla riconciliazione dei popoli e alla garanzie dei diritti fondamentali dei cittadini, in particolare eguaglianza e solidarietà». A tal proposito Leonetti cita il preambolo della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea: «L’Unione si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà; l’Unione si basa sui principi di democrazia e dello stato di diritto. Essa pone la persona al centro della sua azione istituendo la cittadinanza dell’Unione e creando uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia». Infine, il suo appello affinché si riporti al centro dell’UE i cittadini europei ormai stanchi dei dibattiti tra burocrati e che necessitano di «soluzioni europee a problemi europei».
Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

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