Napoletano, “La grande balla”: «L'unica integrazione possibile è quella tra Nord e Sud Italia»
Presentazione dell’inchiesta di Roberto Napoletano domani, sabato 13, alle ore 18 all’Hotel Ristorante Barbieri nell’ambito del Premio internazionale di giornalismo
ALTOMONTE - La grande balla. Non è vero che il Sud vive sulle spalle del Nord, è l’esatto contrario. È, questo, il titolo dell’inchiesta di Roberto Napoletano già direttore del Sole 24 Ore e nel 1990 Giornalista dell’Anno nell’ambito del Premio internazionale di giornalismo che sarà presentata domani, sabato 13, alle ore 18 all’Hotel Ristorante Barbieri.
Parole che aprono il comunicato stampa di presentazione dell’inchiesta. Dopo gli indirizzi di saluto del Sindaco di Altomonte Gianpiero Coppola e dell’agrichef Enzo Barbieri, interrogherà l’autore il comunicatore e lobbista Lenin Montesanto. Interverranno, inoltre, la senatrice Fulvia Caligiuri e l’Assessore regionale alle attività produttive Fausto Orsomarso. I posti sono contingentati.
Quanti cittadini sanno che 61 miliardi dovuti al Sud vengono ogni anno regalati al Nord? Che la spesa per infrastrutture nel Mezzogiorno ammonta allo 0,15% del PIL e che praticamente è stata azzerata.
C'è un treno ad alta velocità ogni venti minuti tra Milano e Torino e nemmeno uno alla settimana da Napoli a Bari o da Napoli a Reggio Calabria. Per gli aiuti alle famiglie in Campania arrivano 30 milioni, in Veneto 200, in Lombardia 250.
Mentre la Regione Piemonte spende per i suoi servizi generali nettamente di più di quanto spendono tutte insieme Campania, Puglia e Calabria. Intanto al Nord c'è un insegnante ogni dieci studenti, al Sud gli studenti sono venti per ogni professore.
Sono, questi, i dati dell’inchiesta sul divario Nord-Sud condotta e raccontata ne La grande balla. Sinossi. La grande balla conduce in un lungo viaggio nelle piccole grandi patrie dell'assistenzialismo, che non sono al Sud, ma tutte al Nord.
La politica si è abituata da vent'anni a togliere investimenti al Sud per soddisfare le pretese dei questuanti di turno, sistemare gli amici degli amici nel coacervo di enti pubblici proliferati con la spesa facile. Tutti collocati nelle ricche regioni del Nord. La verità (amara) è che chi credeva nell'integrazione tra Nord Italia e Nord Europa, e nel teorema "il Mezzogiorno seguirà", ha sbagliato tutto.
L'unica integrazione possibile è quella tra Nord e Sud Italia, per poter competere ad armi pari nell'arena globale