San Leone al tempo del Covid, Saracena si prepara a festeggiare il suo patrono ma senza i tradizionali falò
Il sindaco Renzo Russo ha firmato l'ordinanza con la quale vieta anche le manifestazioni itineranti, la fiera storica e ogni tipo di assembramento
SARACENA - Una tradizione che caratterizza Saracena da secoli, la festa di San Leone, quest'anno dovrà adattarsi alle regole anti contagio, per evitare che un momento di fede e identità si trasformi in un vettore di trasmissione del virus.
Il sindaco Renzo Russo ha cosi firmato l'ordinanza (n°86 del 17 febbraio) con la quale dà disposizione per l'imminente festa popolare legata al patrono della città, San Leone. Vietati gli spostamenti dalle 22.00 alle 5.00 anche all'interno del territorio comunale salvo che per motivi di necessità e salute, seguendo le disposizioni già vigenti, così come tutte le manifestazioni itineranti di qualsiasi natura.
Divieto di accensione di falò sul territorio comunale e lo stazionamento in piazza Mazziotti e nelle zone limitrofe dalle 16.00 alle 22.00 dei giorni 19 e 20 febbraio. Inoltre nell'ordinanza comunale è vietato il transito degli autoveicoli su Via Carlo Pisacane nel tratto compreso tra il Municipio e Piazza Mazziotti, dalle ore 14.00 di venerdì 19 febbraio fino alle 22.00 di domenica 21 febbraio.
Sospesa anche la fiera storica del 20 febbraio mentre il mercato alimentare infrasettimanale viene anticipato alla mattina di venerdì 19 febbraio. Disposizioni necessarie per evitare assembramenti in luoghi pubblici e privati che vanno però nella necessaria direzione della salvaguardia della salute in tempo di emergenza sanitaria da Coronavirus.
«Per nessun saracenaro sarebbe stato facile firmare una ordinanza come questa - ha specificato il sindaco, Renzo Russo - Vi assicuro che, almeno per me, non lo è stato per niente. Ma l'interesse supremo è affidare la nostra comunità a San Leone sicuri che ci proteggerà, ma ognuno di noi deve fare la propria parte mettendo in atto comportamenti responsabili. Ci sarà tempo e modo per tornare ad omaggiare il nostro patrono nella formula che più ci è cara ed è radicata nella nostra storia, ma oggi è tempo di gesti responsabili e di una comunità attenta all'osservanza delle regole in un periodo ancora non semplice da vivere. La nostra tradizione ed il legame ci rendono vicini alla devozione e alla festa che caratterizza la nostra comunità da secoli e sono certo che ciascuno di noi troverà il modo di sentirsi legato a quella storia tra le mura di casa, rendendoci ancor più uniti nel nostro sincero e unico affidamento all'amato San Leone».