Comitato Salviamo Campana: «Combattiamo lo spopolamento a colpi di cultura»
The Digit@l Bell: informatica, inglese e cultura generale al centro del progetto per promuovere un’educazione di qualità, equa e inclusiva
CAMPANA – «Guidati dalla convinzione che la cultura salverà la nostra terra, continueremo a impegnarci per la lotta alle discriminazioni sociali, creando e lasciando ai nostri compaesani strumentazioni utili per un futuro più all’avanguardia e prospero».
È questo il messaggio lanciato dal Comitato Salviamo Campana che, operante attivamente sul territorio campanese con attività di volontariato già dall’anno 2007, prosegue incessantemente il proprio impegno solidaristico con il progetto “The Digit@l Bell”.
Nel dettaglio, si tratta di un progetto volto a promuovere un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e un’opportunità di apprendimento per tutti. A tal fine è stato realizzato e allestito un ambiente multimediale creativo e innovativo attraverso il quale impartire agli abitanti di Campana conoscenze in campo informatico (con corsi di informatica di base, uso di drone e stampante 3D, video-editing e altro), di lingua inglese e di cultura generale. E, tra l’altro, offrire a chi non avesse conseguito la scuola dell’obbligo, la possibilità di essere seguito per terminare i propri studi.
Il Comitato, presieduto dal professore Pasquale Gentile e affiancato da un team di professionisti campanesi, si propone lo scopo di evitare uno spopolamento che, purtroppo, molto spesso colpisce i piccoli borghi dell’entroterra calabrese.
«Questa associazione è nata, infatti – spiega il professor Gentile - in seguito alla divulgazione di dati che prevedono la scomparsa del nostro paese in un trentennio. Vogliamo opporci a questo amaro destino e superare il muro di rassegnazione che circonda la comunità».
Le attività non si sono fermate neppure dinanzi dal Covid19 (che ha impedito ai corsisti di recarsi fisicamente presso il laboratorio). Il Comitato, coadiuvato dai giovani campanesi Virginia Ioverno, Mariafrancesca Pizzuti, Domenico Ausilio e Antonello Callieri, si è infatti adoperato avviando un e-learning inclusivo tramite la creazione di classi online e dotando di postazioni di computer in comodato d’uso i partecipanti che ne erano sprovvisti.
Molti sono i cittadini che hanno aderito con entusiasmo alle iniziative. La speranza è che questi progetti possano concretamente frenare il fenomeno dello spopolamento che affligge le piccole comunità montane di tutto il meridione d’Italia.