Crosia, gruppo Evoluzione: figuraccia colossale dell'opposizione
Comportamento "anti-politico" e "anti-istituzionale" dei consiglieri di opposizione di Crosia Santo Seminario e Salvatore Filippelli. A puntare il dito contro la minoranza è il gruppo consiliare di maggioranza - Evoluzione all'indomani del consiglio comunale cittadino. "Tanto tuonò - si legge nella nota - che… alla fine uscì il sole! Il sole della verità che toglie vie le ombre e i chiaroscuri, le bugie e le maldicenze. Quello che è successo stasera in apertura (e chiusura) di consiglio è degno di una commedia comica, grottesca e paradossale. Mattatori della scena, i rappresentanti della Minoranza di Crosia. Quella stessa minoranza che prima chiede a gran voce l’adunanza dell’Assemblea civica per trattare alcuni argomenti a loro avviso “hot” (gestione rifiuti, attività amministrativa e ufficio stampa); e poi nel momento clou fa venire meno il numero legale di un Consiglio pressoché monotematico; convocato su loro istanza. Perché? Coda di paglia, codardia politica o paura dell’effetto boomerang?
Seminario e Filippelli in solitaria, dopo il forfait dato dagli altri consiglieri di minoranza sottoscrittori della richiesta di convocazione dell’Assise civica, hanno abbandonato l’aula. Lasciando nel totale sbigottimento i cittadini presenti. Per questo il gruppo Evoluzione, a chiusura dei lavori, ha presidiato l’aula assembleare; in segno di protesta nei confronti dei due Consiglieri di minoranza che non hanno permesso il compimento dei lavori in un Consiglio chiesto e voluto da loro stessi. Le gag sono consentite in teatro ma nell’espletamento delle funzioni pubbliche, invece, sono considerate sinonimo di vuotezza per le quali, chi se ne rende artefice, dovrebbe vergognarsi.
CROSIA, EVOLUZIONE: OPPOSIZIONE IRRISPETTOSA DI TUTTI
Tutto quanto accaduto stasera dovrebbe essere derubricato dalla storia politica e istituzionale della nostra Città. Di fatto, però, resterà una figuraccia colossale. Non si può spiegare diversamente il tentennamento dei due esponenti di Opposizione presenti in aula (sui quattro richiedenti la convocazione della seduta odierna) ad entrare in emiciclo per dare inizio ai lavori. Così spinti da quel po’ di pudore rimastogli e invitati dal Sindaco, davanti ad una platea attonita, hanno consentito al Segretario generale di procedere all’appello; per poi chiedere, immediatamente, il rinvio dei lavori per manifesta inferiorità politica. Poi, a corto di altri argomenti, hanno abbandonato la sala, con una deprimente uscita di scena degna delle peggiori comparse che recitano sempre la stessa cantilena.
Irrispettosi di tutti: dei cittadini, in primis, degli amministratori e degli stessi uffici che per giorni hanno lavorato al fine di trovare le giuste e doverose risposte alle istanze della Minoranza. Questo produce un’azione istituzionale vuota, inconsistenze e irriguardosa. Viene da chiederci, allora, se la maggioranza fosse stata tutta presente, i due soliti noti avrebbero comunque abbandonato l’aula? Probabilmente sì perché consapevoli di essere a corto di argomenti e motivazioni. Dal momento che il Consiglio stasera avrebbero dovuto tenerlo principalmente loro con i loro argomenti.
MINORANZA ORMAI LOGORA
Non ci sono più alibi per giustificare questo atteggiamento snervante e svilente dei ruoli istituzionali. Atteso che, soprattutto nella circostanza odierna, i due esponenti di quel che resta di una minoranza ormai logora e frammentata dalla cattiveria politica, per onorare il loro mandato e loro condotta, in una linea di coerenza, avrebbero dovuto dar vita ai lavori consiliari; e contemporaneamente ringraziare una maggioranza solida e compatta. Che democraticamente aveva scelto di rimanere per ascoltare le loro posizioni. Lo ribadiamo non ci sono più alibi. Hanno messo allo scoperto l’inconsistenza della loro azione politica; che è fondata esclusivamente, sul pettegolezzo e senza alcuna maturità.