Omicidio Mohamed Sibaa, a processo il connazionale accusato di averlo accoltellato a Corigliano
La Corte d’Assise ha aperto il dibattimento nei confronti di Yassine Ahmed, 30 anni, arrestato dopo l’omicidio del 22enne marocchino accoltellato in via Nazionale e morto durante un intervento d’urgenza all’ospedale di Rossano
COSENZA – È iniziato oggi davanti alla Corte d’Assise di Cosenza il processo per l’omicidio di Mohamed Sibaa, 22enne marocchino morto la notte del 21 febbraio 2025 all’ospedale di Rossano durante un intervento chirurgico d’urgenza. Il giovane era stato trovato esanime e riverso in una pozza di sangue lungo via Nazionale a Corigliano Scalo.
A rispondere dell’accusa è un suo connazionale, Yassine Ahmed, 30 anni, originario di Casablanca e difeso dall’avvocato Andrea Caruso. L’uomo, incensurato e giunto in Italia nel marzo 2024, è attualmente detenuto nel carcere di Vibo e sarà assistito da un interprete di lingua araba nel corso del dibattimento. In aula è apparso con difficoltà motorie, spiegando di essersi infortunato durante una partita di calcio interna al penitenziario.
L’arresto era avvenuto il 25 febbraio 2025 a Cosenza, dove Ahmed si era verosimilmente spostato per sottrarsi alle ricerche. Le indagini dei carabinieri – basate su rilievi scientifici, video di sorveglianza ed escussione di almeno dieci connazionali – avevano portato alla sua identificazione e al fermo dopo un breve tentativo di fuga.
Secondo la Procura di Castrovillari, rappresentata dal pm Raffaela Di Carlucci D’Aniello, si tratterebbe di un omicidio volontario premeditato: Ahmed avrebbe atteso la vittima sotto casa, armato, per colpirla dopo un precedente litigio legato – secondo quanto emerso – alla spartizione del bottino di un furto. Qualche giorno prima, i due avrebbero già avuto un acceso scontro da cui l’imputato era uscito con lesioni al volto.
Il decesso del 22enne sarebbe stato provocato da una profonda ferita all’addome, che avrebbe reciso l’arteria renale destra causando uno shock emorragico fatale, come emerso dall’autopsia.
Il processo è stato aggiornato al 24 novembre 2025, data in cui saranno ascoltati gli ufficiali di polizia giudiziaria che hanno condotto le indagini per ricostruire pienamente dinamiche e movente dell’aggressione.