La carcassa di una tartaruga trovata in spiaggia a Sant'Angelo
Il ritrovamento stamani lungo il litorale Bandiera Blu di Corigliano-Rossano. Agosto si conferma periodo per molti esemplari si avvicinano alle coste per la nidificazione o spinti a riva da forti correnti

CORIGLIANO-ROSSANO - Sconcerto e tristezza tra i frequentatori della spiaggia di Sant’Angelo, stamani, per il ritrovamento della carcassa di una tartaruga, rinvenuta in avanzato stato di decomposizione nei pressi del ponte che attraversa il torrente Citrea, una zona poco frequentata.
La scena, documentata con una foto che sta già facendo il giro dei social, mostra l’animale riverso nella sabbia, con il carapace ormai deteriorato e i resti visibilmente consumati dal tempo e dagli agenti atmosferici. Non è chiaro se si tratti di un esemplare di Caretta-Caretta.
Il tratto di spiaggia dove è avvenuto il ritrovamento, ricordiamo, non è un’area qualunque: si tratta infatti di una zona costiera premiata con la Bandiera Blu, simbolo di eccellenza ambientale, qualità delle acque e gestione sostenibile. Il ritrovamento, proprio in un contesto tanto virtuoso, conferma che la protezione ed il monitoraggio dell'ecosistema è sempre opportuno, anche nelle aree più curate.
Non si esclude che la tartaruga possa essere morta in mare per cause naturali, come malattie, ferite accidentali o ingestione di plastica, e che le correnti marine (soprattutto quelle degli ultimi giorni con mare mosso) abbiano poi trasportato il corpo fino a riva. Agosto, infatti, è un periodo in cui molti esemplari si avvicinano alle coste per la nidificazione o vengono spinti a riva da forti correnti.