Caramella le finisce nella laringe, salvata dall'equipe medica dell'ospedale Compagna
Una bimba è arrivata in Pronto soccorso in fin di vita. I medici del presidio ausonico l'hanno presa in cura e sono subito intervenuti chirurgicamente. La mamma: «Senza il loro intervento mia figlia non ce l'avrebbe fatta»
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CORIGLIANO ROSSANO – C’è un regola non scritta per quale finché a prevalere saranno le brutte notizie vuole dire che queste continueranno a rappresentare l’eccezione e non la regola. È una visione ottimistica delle cose, ovviamente, in un mondo, in una regione, in un territorio in cui ogni giorno continuano a perpetuarsi – ad esempio – casi di malasanità. Raccontiamo di continuo storie tristi, condite di disagi e drammi. Però in questo spaccato ci sono anche le notizie belle, quelle che nascono dalla paura e che trovano un lieto fine. E sono storie che si consumano proprio nei nostri ospedali, quelli che operano nella landa desolata del nord-est, a Corigliano-Rossano. Come quella che nei giorni scorsi ha visto protagoniste una bambina, una mamma coraggiosissima e due bravi medici del presidio Compagna.
Prontezza e lavoro di squadra sono stati, infatti, gli elementi che hanno salvato la vita ad una undicenne portata dalla mamma al pronto soccorso del Compagna in stato di soffocamento. La piccola è arrivata sul posto quasi in fin di vita, con il respiro al minimo dei parametri vitali.
«Nel pomeriggio - racconta la mamma - mia figlia stava facendo regolarmente i compiti quando ha interrotto per mangiare una caramella. Qualche minuto più tardi l’ho sentita tossire con insistenza e respirare in modo affannato. Mi sono subito accorta che c’era qualcosa che non andava e, pensando alla caramella, ho praticato la manovra di Heimlich che avevo appreso ad un corso. La bambina però non ha espulso nulla e la situazione stava degenerando pericolosamente. Con lo stato d’animo di una mamma che vede sua figlia in quelle condizioni, la carico in macchina e vado al Compagna».
Al pronto soccorso la bambina arriva in condizioni davvero critiche. La squadra del primo intervento non perde un secondo di più, applica tutte le manovre per disostruire ma la piccola espelle solo saliva e liquidi. Intanto però, quelle manovre, le consentono quella minima apertura alle vie respiratorie fondamentali per dare il tempo all’equipe di provare a salvarla. Ad intervenire sono i medici Leonardo Nacchiero e D’Argenio che, una volta anestetizzata la bambina, grazie a una laringoscopia con delle pinzette hanno estratto la caramella finita nella laringe.
«Voglio ringraziare tutto lo staff del pronto soccorso - conclude la mamma - perché senza il loro tempestivo intervento mia figlia non ce l’avrebbe fatta. Appena siamo arrivati non hanno perso un secondo e subito si sono prodigati intorno alla piccola. Quando siamo arrivate ho temuto il peggio, per un attimo sembrava non ci fosse più tempo per fare nulla e invece sono riusciti a salvarle la vita». La bambina è stata ricoverata per una breve ossigeno terapia e per essere tenuta in osservazione.