Rocca Imperiale piange la scomparsa di Cascardi Giuseppe, anima del sindacato e instancabile lavoratore
Nominato Cavaliere all'Ordine al Merito della Repubblica Italiana nell'anno 1987 dall'allora Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, Cascardi è stato Segretario Sindacale Wil per i lavoratori italiani e spagnoli in Svizzera

ROCCA IMPERIALE - Rocca Imperiale e la Calabria tutta piange la morte di Cascardi Giuseppe, anima del sindacalismo e lavoratore instancabile. Le esequie si sono tenute il 19 dicembre presso la Parrocchia Visitazione della Beata Vergine Maria in Rocca Imperiale, alla presenza dei cittadini e delle Autorità civili e religiose, nel corso della celebrazione officiata dal parroco Padre Giuseppe Cascardi, nipote del compianto.
Nominato Cavaliere all'Ordine al Merito della Repubblica Italiana nell'anno 1987 dall'allora Presidente della Repubblica, Francesco Cossiga, Cascardi è stato Segretario Sindacale Wil per i lavoratori italiani e spagnoli in Svizzera.
Nato a Rocca Imperiale nel 1940 da una povera famiglia dedita all'agricoltura, non aveva ancora compiuto 21 anni quando partì per la Svizzera per trovare lavoro, dapprima in una fabbrica tessile, per poi dedicarsi alla costruzione di mobili in legno e allevamenti.
Distintosi quale sostenitore dei lavoratori immigrati, in particolar modo di quelli italiani, tra le innumerevoli iniziative vi sono le creazioni di associazioni all'estero per i lavoratori immigrati, l'impegno profuso nella battaglia per l'abrogazione dello statuto dello stagionale in Svizzera e l'eliminazione di ogni discriminazione ai lavoratori italiani.
Rientrato in Italia ha proseguito la sua fervida linea di fautore dei lavoratori, ricoprendo numerosi incarichi dirigenziali.
Nel comune di Bovolone, in provincia di Verona, ha dato lavoro per oltre 50 famiglie nel campo della costruzione di mobili e di allevamenti per poi fare rientro nella sua terra natia.
Padre Giuseppe Cascardi, nel corso dell'omelia, ha apostrofato il suo diretto congiunto quale “lavoratore instancabile”, che nella sua vita ha saputo sacrificarsi e sacrificare, con un continuo lavoro dedito al sociale e ai lavoratori, esempio per tutta la comunità rocchese.