Sila, vipera si rifugia sotto un’auto in una zona abitata: messa in salvo
I Carabinieri della Stazione di Camigliatello Silano si sono accorti dell’insolita presenza. Hanno provveduto a mettere in sicurezza l’area avvisando contestualmente Gianluca Congi, esperto organico alla Polizia Provinciale di Cosenza
SILA - Sui monti della Sila cosentina, anche se siamo in autunno, le temperature massime si stanno mantenendo abbastanza miti per il periodo, grazie a un ampio campo di alta pressione, con masse d'aria calda provenienti direttamente dall'Africa, tutto ciò favorendo giornate particolarmente soleggiate.
Sono le condizioni ideali per i serpenti, che nonostante il periodo, possono essere ancora attivi specie nei punti esposti alla luce del sole. Lo scorso fine settimana, un rettile è stato visto in una zona abitata e molto frequentata da persone. Sono stati i Carabinieri della Stazione di Camigliatello Silano, guidati dal Comandante William Porzia, ad accorgersi dell’insolita presenza, con il rettile che si era rifugiato sotto un’auto, provvedendo con solerzia a mettere in sicurezza l’area avvisando contestualmente Gianluca Congi, esperto organico alla Polizia Provinciale di Cosenza.
La prontezza dei militari dell’Arma, ha permesso sia di evitare qualsiasi pericolo per le numerosissime persone gravitanti nell’area sia di far salvare quello che si è rivelato essere un maschio adulto di Vipera aspis hugyi, così come classificato e tratto in salvo da Congi, che ha poi provveduto immediatamente a spostare l’animale in una zona più sicura, senza la presenza di abitazioni e persone oltre che in habitat idoneo alla specie.
Circa un mese fa, sempre sulla Sila cosentina, un uomo, all’interno di un bosco era stato morso a un arto da una Vipera melanica (si presentava completamente nera). Il serpente era stato inizialmente scambiato per un comune biacco nero e anche in quel caso la conferma era arrivata da Gianluca Congi, che aveva poi permesso ai sanitari di indirizzarsi verso le giuste cure del caso. Un monito per escursionisti, fungaioli e amanti della montagna a prestare la massima attenzione soprattutto nei luoghi soleggiati e durante le ore più calde di quest’insolito autunno mite e secco.