15 ore fa:La Vignetta dell'Eco
14 ore fa:Guerra aperta alla violenza di genere, nel ricordo perpetuo di Fabiana Luzzi
19 ore fa:Parità di genere, la Calabria protagonista della prima tappa del "No Gender Gap"
15 ore fa:Le nuove generazioni di Corigliano-Rossano sono alla fame
16 ore fa:Real Normanna-Rossanese: si preannuncia un esodo rossoblu
15 ore fa:Patir celebra la Città più bizantina d'Italia: «Un codice genetico ancora attivo»
18 ore fa:Convocato per martedì 27 maggio il Consiglio Regionale
14 ore fa:Il rumore del silenzio, parla il papà di Fabiana Luzzi: «Lo Stato non ha fatto niente di concreto per le vittime»
13 ore fa:I bimbi delle scuole di Pietrapaola vanno a scuola di educazione stradale
18 minuti fa:Cariati e Germania: un Patto d'Amicizia nel segno della cultura e della memoria

In Calabria è apparso un nuovo fungo esotico tossico: «Fare attenzione»

1 minuti di lettura

COSENZA - Un nuovo fungo esotico, tossico, è apparso anche sui monti calabresi, in questi tempi caratterizzati dalla crisi climatica responsabile di una serie di alterazioni ambientali. È il Chlorophyllum molybdites di origine tropicale. A darne notizia è il micologo Ernesto Marra responsabile dell’Ispettorato Micologico, Sian, Asp di Cosenza. 

«Il riscaldamento dell’atmosfera – afferma Marra – sta determinando il progressivo avanzamento verso Nord del clima tropicale e ciò fa si che specie viventi originarie di tale fascia climatica, animali, insetti, piante, pesci e anche funghi, trovino condizioni favorevoli alla crescita nei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo le cui mutate condizioni di temperatura ed umidità ne consentono la presenza, lo sviluppo e la diffusione».

La specie fungina di origine tropicale particolarmente invasiva, totalmente assente fino a qualche anno fa in Calabria, si sta diffondendo nelle aree del litorale Jonico e Tirrenico e il cui ritrovamento, da parte di cercatori di funghi, proprio negli ultimi giorni, si sta intensificando. 

Il fungo spuntato qualche anno fa per la prima volta in Italia nel messinese e segnalato anche in Calabria in una recente pubblicazione di settore, dallo stesso Marra e da Dario Macchioni del Dipartimento Salute e Welfare regionale, risulta pericoloso per il fatto che, all’apparenza, ricorda molto un’altra specie ricercata e largamente consumata, Macrolepiota procera, comunemente conosciuta come “mazza di tamburo” con la quale condivide aspetto e habitat di crescita. 

La specie, con ogni probabilità, continuerà a diffondersi ed è per questo motivo che è necessario, anche in altre regioni, mantenere alta la guardia, suggeriscono gli esperti. I caratteri utili a differenziare le due specie possono facilmente sfuggire ai neofiti ed è questo un ulteriore motivo per raccomandare, sempre, prima di consumare qualsiasi specie fungina spontanea di sottoporre il raccolto a controllo di commestibilità agli Ispettorati micologici delle Aziende sanitarie provinciali.


(fonte Corriere della Calabria)

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.