1 ora fa:Sprovieri Corigliano Volley: sabato trasferta a Vibo per un test di alta classifica
5 ore fa:Giancarlo Catavero è il nuovo Segretario Generale UILPA Vigili del Fuoco Cosenza
41 minuti fa:Cellcept introvabile nel servizio pubblico, trapiantati costretti agli equivalenti: «Così rischiamo la vita»
11 minuti fa:La Calabria che si indossa: identità, design e liquirizia nella nuova tappa del racconto di Mid Pop Design
2 ore fa:Il luogo in cui scopri che la sostenibilità è consapevolezza: viaggio dentro Parco Biometano | VIDEO
4 ore fa:Legalità, Renzo: «Noi educatori facciamo la nostra parte. Ora è lo Stato che deve fare la sua»
4 ore fa:Cgil, pensionati e mondo dell'associazionismo contro la manovra finanziaria: «I diritti non si mettono in bilancio»
2 ore fa:Il club Kiwanis di Co-Ro Ippodamo da Mileto torna con "Un Babbo Natale per tutti"
1 ora fa:Il Laboratorio delle donne di Co-Ro presenta "C'era una volta intorno al presepe..."
3 ore fa:Fiom Cgil Calabria aderisce allo sciopero nazionale: «Non protesta sterile, ma atto di giustizia»

Immigrazione clandestina, smantellata organizzazione che operava nel Sud Italia con ramificazioni nella Sibaritide

1 minuti di lettura

SALERNO - Per poter entrare regolarmente in Italia, con una destinazione privilegiata in Calabria, migranti provenienti da Bangladesh, Pakistan, India, Marocco e Tunisia pagavano fino a 7000 euro. Questi soldi finivano nelle mani di imprenditori, avvocati, operatori di centri di assistenza e mediatori, sia italiani che stranieri.

Un'indagine della Procura di Salerno ha smascherato un'associazione a delinquere dedita all'immigrazione clandestina, portando all'applicazione di 47 misure cautelari (13 in carcere, 23 agli arresti domiciliari e 7 fermati). L'indagine ha coinvolto, oltre a quella di Cosenza, anche le province di Napoli, Caserta, Potenza, Matera, Sassari, L'Aquila e Pesaro Urbino. Il sistema sfruttava il click day del Decreto Flussi, tramite la creazione di aziende inesistenti, il furto degli SPID di aziende ignare e la complicità di imprese reali. Sono emerse anche accuse di riciclaggio e l'emissione di fatture false.

In provincia di Cosenza, sono stati arrestati Francesco Cavaliere, 38 anni, di Cassano Jonio, e Luca Fucile, 50 anni, di Casali del Manco. Ai domiciliari Raffaele D’Elia, 24 anni, di Cassano e Antonio Miniaci, 64 anni, di Trebisacce. Angelina Paldino, 54 anni, di Corigliano Rossano, è stata interdetta dallo svolgere attività imprenditoriale. Isaura Cantore, 30 anni, di Cassano, e Mariella De Marco, 31 anni, di Lungro, sono state sospese dal pubblico servizio per dodici mesi. Decimo Viola, che si presume fosse a capo dell'organizzazione, è domiciliato nella città delle terme.

L'indagine è ancora in corso e gli indagati sono innocenti fino alla condanna definitiva. I dettagli dell'inchiesta rivelano che Raffaele D’Elia, sotto la guida di Viola, coordinava la preparazione di documenti falsi. La Paladino, Cavaliere e Fucile erano datori di lavoro fittizi, mentre Miniaci coinvolgeva migranti nel sistema. De Marco e Cantore, con altri, inoltravano telematicamente le istanze alle Prefetture per ottenere permessi falsi.

Durante le perquisizioni, sono stati sequestrati circa 300mila euro e un libro mastro con le operazioni fittizie, oltre che un terreno e sei milioni di euro.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.