Brucia la Calabria del nord-est: un morto tra le fiamme a Cassano Jonio
Si tratta di un pensionato di 74 anni, deceduto mentre cercava di mettere al riparo la sua proprietà dalle fiamme. In mattinata era ripartito anche il mega incendio tra i comuni di Oriolo e Montegiordano
CORIGLIANO-ROSSANO - Lo avevamo scritto nei giorni scorsi che questo fine settimana sarebbe potuto essere drammatico sul fronte degli incendi. Le previsioni dell'istituto CzechGlobe purtroppo non sbagliavano: tra venerdì e oggi in tutto il territorio della Sibaritide si sono registrati quattro incendi boschi importanti che hanno richiesto l'impiego massiccio di uomini e mezzi dell'apparato di Protezione Civile nazionale: due sono stati domati e bonificati, altri due - invece - rimangono ancora attivi. Si tratta degli incendi di Oriolo-Montegiordano, ripartito nuovamente nella mattina di oggi e che ha necessitato nuovamente dell'intervento dei Canadair e dei mezzi aerei dei Vigili del Fuoco, e dell'incendio di Cassano Jonio, divampato in località Madonna della Catena, dove si registra anche il decesso di un uomo.
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di oggi quando un anziano residente a Civita, Lorenzo Francomano di 74 anni è finito per rimanere intrappolato tra le fiamme mentre tentava di salvare il suo uliveto dall'incendio. Probabilmente la paura e lo smarrimento in mezzo al rogo sono stati determinanti per la nefasta sorte del signor Lorenzo.
A ritrovare il 74enne sono stati gli operatori di Calabria Verde, il direttore delle operazioni di spegnimento, Luigi Manograsso, e i volontari dell'associazione Il Pellicano che, una volta scattato l'allarme per uomo disperso nelle fiamme, nel pomeriggio, hanno attivato le procedure previste in questi casi. Sul posto anche i Carabinieri della Compagnia di Cassano All’Ionio. A coordinare i militari presenti sul luogo del delitto c’erano il Maresciallo Schena e il Maresciallo Valente.
Sul posto anche il sindaco di Cassano Giovanni Papasso insieme al collega Civitese Alessandro Tocci. «Subito sono andato sul posto - ha raccontato il primo cittadino cassanese - per aiutare i soccorsi offrendo anche il supporto di tutta la macchina comunale ma mi sono trovato davanti una scena straziante perché quella che abbiamo vissuto è stata una vera e propria disgrazia che colpisce al cuore tutti noi e che deve pesare per sempre sulla coscienza di chi ha appiccato il fuoco. Oltre a distruggere la natura, gli ignobili piromani hanno distrutto la vita umana di una persona perbene che, per proteggere i suoi ulivi, ha perso la sua vita. Li ringrazio per quanto hanno fatto e faranno così come ringrazio i Vigili del fuoco, gli uomini di Calabria verde e i volontari che hanno lavorato per ore per combattere il fuoco ma, soprattutto, distrutti nell’animo proprio perché non volevano questo epilogo. Censuro con forza l’operato di questi piromani e speriamo che i colpevoli vengano assicurati alla giustizia perché la responsabilità di questa morte è da addebitarsi chiaramente a chi ha appiccato l’incendio. Cassano oggi è in lutto perché perdiamo una persona onesta e perbene e perché questa è una disgrazia che colpisce ogni cittadino cassanese al cuore».
Al momento l'incendio di Madonna dell Catena (nel comune di Cassano Jonio) continua a rimanere attivo, così come anche il fronte oriolese 50 km più a nord. Per la imponente macchina dell'antincendio, quella di domani sarà un'altra giornata di intenso lavoro.