Mamma e figlia aggredite da un pitbull: interviene la Procura di Castrovillari
Sequestrate le due catene da cui il cane si è divincolato prima di azzannare l'anziana signora e poi la figlia nel tentativo di difenderla. Indagano i carabinieri di Corigliano-Rossano
CASTROVILLARI - Farà discutere il fatto avvenuto nei giorni scorsi ad Acquaformosa per l'aggressione subita da due donne, mamma e figlia, da un pitbull. Il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Castrovillari, Sergio Cordasco, ha firmato il decreto di convalida del sequestro di due catene, lunghe rispettivamente 4 metri e 67 centimetri e 56 centimetri, legate al cane protagonista dell'aggressione.
L'episodio si è verificato martedì mattina nell'atrio di un'abitazione in via Roma nel piccolo centro del Pollino. Il cane, regolarmente detenuto e dotato di microchip, ha improvvisamente spezzato le catene che lo tenevano legato e si è scagliato contro le due donne che stavano facendo visita a un parente nella proprietà. La pensionata ha riportato gravi ferite alla testa, con una lacerazione del cuoio capelluto e dell'orecchio sinistro, mentre la figlia è rimasta ferita lievemente a una mano nel tentativo di difendere la madre.
Il reparto territoriale dei Carabinieri del Norm di Corigliano Rossano ha trasmesso il verbale all'autorità giudiziaria, che ha aperto un fascicolo per lesioni personali colpose nei confronti dei proprietari del cane. Gli stessi sono difesi dall'avvocato Ugo Anelo del Foro di Castrovillari. Vista la gravità della situazione, la Procura del Pollino ha disposto il sequestro delle catene al fine di approfondire l'accaduto.
Sul luogo dell'aggressione sono intervenuti prontamente i carabinieri di Lungro e l'ambulanza del 118, che, purtroppo, non aveva un medico a bordo. A causa delle gravi condizioni della donna anziana, è stato richiesto l'intervento dell'elisoccorso, atterrato nella piattaforma del Comune di Lungro per trasportare la vittima in ospedale.
Il caso solleva interrogativi sulla sicurezza degli animali considerati potenzialmente pericolosi e sull'efficacia delle misure di detenzione e controllo.
La foto in copertina è di repertorio