Salvati a Cariati 8 giovani profughi eritrei: trasferiti al Cara di Isola Capo Rizzuto
I ragazzi, tutti minorenni, sono stati intercettati dai carabinieri in contrada Tramonti dopo essere scappati dal centro di accoglienza di Crotone e aver camminato lungo la ferrovia jonica. Il sindaco Minò: «Garantita ospitalità e accoglienza»
CARIATI – Sbarcati nei giorni scorsi a Lampedusa, trasferiti a Crotone e da qui fuggiti a piedi, hanno incontrato sui binari di località Tramonti, solidarietà e accoglienza. È la storia di otto minori di nazionalità eritrea intercettati e soccorsi dai Carabinieri nell’operazione condotta dal Maggiore Marco Filippi e dall’equipe dei servizi sociali. Stanno bene e sono stati trasferiti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) per minori di Isola Capo Rizzuto.
Ad esprimere soddisfazione per come questa emergenza è stata affrontata è il sindaco Cataldo Minò ringraziando quanti sono intervenuti.
Le operazioni di soccorso sono state coordinate dal vicesindaco Maria Crescente e coadiuvate dagli assessori Francesco Cicciù e Tommaso Critelli.
Accolti e rifocillati. La responsabile dell’ufficio area alla persona, Francesca Forciniti, insieme alla coordinatrice delle assistenti sociali, Imma Abossida e al mediatore culturale Francesco Urso, dopo aver valutato eventuali condizioni di inserimento dei minori, pur avendo riscontrando la disponibilità delle suore di Santa Gemma ad accogliere i giovani profughi, hanno ritenuto opportuno trasferire i ragazzi nel CARA del comune crotonese.
Ad ognuno di loro sono stati donate delle scarpe nuove e dopo averli rifocillati è stata la stessa vicesindaco Crescente ad accompagnarli nel centro di accoglienza.
Il complesso apparato dei servizi sociali, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e le Forze dell’Ordine, nelle ultime ore è intervenuto su un altro caso di disagio. Questa volta a sostegno di un anziano che da più giorni sostava nel Pronto soccorso dell’ospedale Cosentino. Gli operatori, allertati dai carabinieri sono intervenuti anche in questa circostanza e hanno trovato idonea collocazione all’uomo.