Co-Ro, diatriba burocratica tra un dirigente scolastico e un docente finisce sui tavoli del Consiglio dei Ministri
Gli organi ispettivi romani danno ragione al docente che per tramite dall’avvocato Graziella Algieri aveva presentato ricorso contro la decisione del diesse di non aver inoltrato il faldone della disputa per mezzo pec
CORIGLIANO-ROSSANO – Una diatriba burocratica tra un dirigente scolastico e un docente di un istituto comprensivo di Rossano finisce sui tavoli del Consiglio dei Ministri. I fatti risalgono al dicembre scorso quando il dirigente scolastico, dopo avere consegnato una contestazione di addebiti ad un docente, rifiuta di inviare al prof, per posta certificata, tutta la documentazione inerente la contestazione con rilevanza di sanzione disciplinare.
A quel punto, il docente si rivolge al suo legale di fiducia, l’avvocato Graziella Algieri, che innesca il procedimento e porta la pratica direttamente nelle stanze romane, presentando un ricorso direttamente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Di fatto, il dirigente scolastico non nega l’accesso agli atti, ma nega l’invio telematico degli stessi al docente. Si tratta - così come spiega anche il portale tecnicadellascuola.it - da parte del ds, di un comportamento illegittimo che va a ledere il diritto di difesa dello stesso docente. Il docente, infatti, ha il pieno diritto a ricevere, in modalità telematica e attraverso posta certificata, tutta la documentazione che riguarda la contestazione subìta.
Il docente, quindi, assistito dall’avvocato Algieri, fa direttamente ricorso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e in particolare alla Commissione per l’accesso ai documenti amministrativi, per ottenere dal dirigente scolastico tutta la documentazione per via telematica, attraverso il mezzo della posta elettronica certificata.
Sul ricorso del docente, la Commissione, tenuto conto che non si tratta di mancato accesso agli atti ma delle modalità con cui questi atti debbano essere trasmessi, ha rilevato che l’Amministrazione è tenuta ad inviare i documenti in forma telematica. Inoltre la Commissione ha specificato che la facoltà di ottenere i documenti amministrativi in formato elettronico è espressamente previsto dall’art.13 del D.P.R. 184/2006 disposizione che rinvia all’art.38 del D.P.R. 445/2000, nonché agli artt. 4 e 5 del DPR 68/2005, recante disposizione per l’invio di posta elettronica e il decreto legislativo 82/2005 relativo al “codice dell’Amministrazione digitale”.
Pertanto, la Commissione ha accolto il ricorso del prof presentato dall’avvocato Graziella Algieri e ha invitato la scuola a riesaminare la questione sulla base della normativa elencata.