1 ora fa:Noi per Altea, quando il dolore diventa dono: a Rossano il Natale che salva la vita
35 minuti fa:Domani disponibile l'annullo filatelico in onore di Vincenzo Valente
3 ore fa:Teatro, musica e comunità: il Natale a Saracena è più ricco che mai
4 ore fa:Ennesimo incidente sulla Statale 106: tamponamento a catena a Fiumarella
1 ora fa:TomboliAmo Aido a Co-Ro, trasformare una festa in un gesto concreto a favore della vita
3 ore fa:Comune di Longobucco, esplode la protesta dei dipendenti: proclamato lo stato di agitazione
2 ore fa:Barbieri porta la Calabria autentica a Milanofiere
2 ore fa:Identità e ricerca, Campana premiato al Pizza Doc Awards 2025 nella categoria "Best Trend"
4 ore fa:L’AVO di Castrovillari affianca Telethon nella raccolta fondi per la ricerca
6 minuti fa:«45 milioni per non decidere». Intanto la Calabria dei rifiuti resta senza impianti

La Corte d'Appello assolve Salvatore e Isidoro Morfò e Massimo Graziano dall'accusa di associazione mafiosa

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – Oggi pomeriggio nel corso dell'udienza della Corte di Appello di Catanzaro, designata in sede di rinvio dalla Corte di Cassazione, è stata data lettura della sentenza con la quale è stata integralmente riformata la decisione del Tribunale di Castrovillari e della Corte di Appello di Catanzaro per cui  Salvatore Morfò, Isidoro Morfò,  Massimo Graziano, difesi dagli avvocati Giovanni Zagarese e Aldo Zagarese del Foro di Castrovillari, sono stati assolti dal reato di associazione a delinquere di stampo mafioso, eliminando i più gravi reati di estorsione aggravata dal metodo mafioso, e ritenendo che le residue condotte  erano da ritenersi riconducibili da semplici  episodi di tentata o consumata violenza privata.

IL FATTO - Il Tribunale di Castrovillari e la Corte di Appello di Catanzaro avevano condannato Salvatore Morfò, Isidoro Morfò, Massimo Graziano, ed altri, per il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso operante nel territorio della provincia di Cosenza, con la denominazione Associazione Acri – Morfò, comminando pesanti pene, da anni 13 e mesi 6 ad anni 21 di reclusione oltre alla confisca di beni ed attività aziendali.

In conseguenza all'assoluzione con formula ampia per non aver commesso il fatto è stata anche annullata la confisca dei beni sequestrati. Nel corso del giudizio di rinvio, la Procura Generale aveva chiesto ed ottenuto di integrare il materiale probatorio a carico degli imputati con la produzione delle dichiarazioni collaborative di Nicola Acri che veniva anche escusso in aula quale collaboratore di giustizia.

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.