Presa la banda che rapinò il tabacchi di contrada Toscano: sono un italiano e un tunisino
L'operazione investigativa è stata portata a termina dagli agenti della polizia giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano su indagini condotte dalla Procura di Castrovillari
CORIGLIANO-ROSSANO - Sono un 41enne del posto e un tunisino di 38 anni, accusati di essere gli artefici della rapina messa a segno lo scorso 7 settembre in contrada Toscano nell'area urbana di Rossano. Questo è quato risultato a termine delle indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Polizia di Corigliano-Rossano su disposizione della Procura della Repubblica d Castrovillari.
Nella serata di ieri, personale dipendente la squadra di Polizia giudiziaria, dava esecuzione del fermo di indiziato di delitto di F.O. classe 80 e B.N.M. classe 83. I due arresti sono stati disposti dal sostituto procuratore presso la Procura della Repubblica di Castrovillari, Valentina Draetta, e sono scaturiti a seguito di una serrata attività info-investigativa condotta dagli operatori del Commissariato di pubblica sicurezza ionico che riuscivano ad individuare, in pochissimo tempo, gli autori della rapina perpetrata proprio all’interno del “Bar tabacchi/market GEA” ubicato in area urbana di Rossano.
Nello specifico verso le ore 18 di ieri gli operatori rintracciavano il B.N.M. classe 83 in località Schiavonea, a bordo di un'autovettura al cui conducente aveva chiesto un passaggio. All’atto del controllo il B.N.M. tentava, ma invano, di darsi alla fuga e nella circostanza si scagliava contro uno di essi colpendolo con calci e pugni in volto.
In questa colluttazione l’operatore veniva prontamente condotto presso il locale nosocomio per le cure del caso. Si dava cosi prosieguo a tale attività volta alla ricerca del secondo autore della rapina,ed alle successive ore 22.30 il F.O. classe 80 veniva rintracciato in un capannone abbandonato, dove aveva trovato rifugio al fine di eludere il fermo da parte degli operatori della polizia giudiziaria.
Lo stesso evidentemente pronto per partire aveva con se un borsone nel quale erano contenuti indumenti ed oggetti personali.
Delle attività veniva notiziato il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari nonché il Pubblico ministero di turno presso la medesima Procura, Luigi Spina.
I due fermati dopo aver espletato le formalità di rito venivano accompagnati presso la Casa Circondariale di Castrovillari dove rimangono a disposizione dell'Autorità giudiziaria